Paranco semplice
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Premessa
E' uno dei paranchi più veloci da realizzare; trova la sua utilità per aiutare un compagno che sia in grado di collaborare a risalire una parete o un pendio ripido, oppure per recuperare un carico.
È un paranco di seconda, ovvero, la forza che viene esercitata è pari al doppio di quella applicata.
Per recuperare una persona, possono essere necessari anche quattro operatori, ragione per cui è poco utilizzato, se non per brevi tratti
Obiettivo
Recuperare verso l’alto un torrentista che sia in grado di collaborare
Materiale utilizzato
- Una corda di lunghezza pari ad almeno il doppio del dislivello da superare
- Un moschettone HMS con ghiera
- Una carrucola con un moschettone a ghiera
- Un sistema di ritorno bloccato (ad esempio, freno a cuore)
Tecnica d’esecuzione
- Fissare un capo della corda da utilizzare per il paranco ad un moschettone HMS sull’ancoraggio, eseguendo, ad esempio, un’asola con un nodo delle guide con frizione
- Doppiare la corda, inserendo nell’ansa formatasi una carrucola, alla quale agganciare un moschettone con ghiera
- Calare ora sino al compagno da recuperare la corda doppiata; una volta raggiuntolo, il compagno a valle dovrà agganciare il moschettone della carrucola all’anello del proprio imbrago
- Sul ramo della corda da tirare, prevedere un sistema di ritorno bloccato, per impedire un’accidentale caduta a valle del recuperando; uno degli operatori dovrà gestire il dispositivo di blocco
- Trazionare il capo di corda da tirare, per sollevare il compagno da recuperare; questi, contemporaneamente, si aiuterà nella risalita.
Osservazioni
- In assenza di una corda da utilizzare per il paranco, si può anche usare la parte terminale della corda di calata, a condizione che sia disponibile una lunghezza pari ad almeno il doppio del dislivello da compiere; in tal caso, ovviamente, si dovrà bloccare la parte di corda a monte del freno usato con, ad esempio, un nodo barcaiolo.
- Si sconsiglia di agganciare la corda all’imbrago priva della carrucola: gli attriti generati diminuirebbero di molto l’efficacia del paranco.
- Quale sistema di ritorno bloccato, si potrebbe usare in alternativa un nodo autobloccante Machard; a differenza del freno a cuore, però, non è possibile gestire agevolmente l’eventuale passaggio dalla fase di recupero a quella di calata.
- È un paranco indicato per superare solamente piccoli dislivelli e con persone collaboranti.
Pericoli nella realizzazione o utilizzo, possibili errori di esecuzione
L’aspetto più delicato è, come per qualsiasi paranco, quello di impedire un rapido ritorno a valle del compagno da recuperare, nel caso si perda la presa sulla corda da trazionare; per questo motivo, si installa, a monte del tratto di corda da tirare, un sistema di ritorno bloccato, quale potrebbe essere un freno a cuore. È altresì importante che questo sistema sia sempre gestito da un operatore, per evitare di trovarsi con un ampio lasco di corda recuperata.