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Elenco delle forre attrezzate Procanyon
Catasto AIC PG005
Comune Spoleto e Scheggino - PERUGIA
Quote Ingresso 730 m
Uscita 460 m
Dislivello 270 m
Sviluppo 2200 m
Tempi Navetta 3,7 Km
Avvicinamento 50 min
Progressione 3 h
Ritorno 15 min
Interesse Regionale
Difficoltà v3 a1 III
Numero calate 16, max 28 m
Corde consigliate 2 da 30 m
Periodo Tutto l'anno
Vie d'uscita No, diverse zone di sicurezza dopo calata 28 m
Materiali muta
Cartografia IGM - F.131 - II - SW - SPOLETO
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto  


Presentazione generale

Discesa divertente con suggestivi meandri scavati nel calcare che culminano in una cascata da 28 metri.

Accesso a valle

Dalla statale SS209 direzione Terni, raggiunto il paese di Ceselli, svoltare a destra in prossimità del bar che si trova lungo la strada (frazione Pontuglia). Seguire la strada nel fondovalle ignorando il bivio per Collefabbri e Schioppo; superata la frazione di Pontuglia e il torrente di fondovalle (quota 350 m) si parcheggia l'auto in prossimità di uno slargo a sinistra.

Accesso a monte

Proseguire per la strada asfaltata in direzione Le Cese, raggiunto il cimitero si parcheggia l'auto.

Avvicinamento

Il sentiero si stacca alla dx del cimitero e guadagna rapidamente quota. Superare diversi ruscelli seguendo la traccia principale, fino a raggiungere una radura panoramica proprio sopra l'alveo del torrente. Scendere nel bosco seguendo la ripida traccia a destra.

Descrizione

Ad un primo tratto di circa 200 metri ov’è richiesta solo marcia e brevi disarrampicate segue un tratto molto inforrato con tre saltini in sequenza attrezzati ma facilmente disarrampicabili; iniziano quindi le calate obbligate costituite da un salto da 8 e uno da 15 m con vasca intermedia pensile, un gradone di 2 m e il salto più alto della forra (sotto cascata, si consiglia di utilizzare il deviatore a dx idr.).
Successivamente la forra tende a riaprirsi con brevi scivoli ed alcuni salti e ancora una serie di scivoli tra vaschette e una calata da 5 m, fino agli ultimi tre salti in sequenza: uno da 9 m con vasca intermedia, un 12 m (sotto cascata) ed infine uno da 13.

Ritorno

Dal punto in cui la forra si apre continuare alcuni metri nel torrente fino a quando un sentiero si stacca a dx e proseguendo in lieve discesa raggiunge in 15 minuti la frazione di Pontuglia dov'è parcheggiata l'auto.

Category: Procanyon - forre

Catasto AIC TR004
Comune PRODO - TERNI
Quote Ingresso 320 m
Uscita 190 m
Dislivello 130 m
Sviluppo 750 m
Visualizza la planimetria
Tempi Navetta NO
Avvicinamento 10 min
Progressione 2 h 30 min
Ritorno 45 min
Interesse Regionale
Difficoltà v2 a3 II
Numero calate 16, di cui obbligatorie 4
Corde consigliate 2 da 30 m
Periodo Da febbraio a maggio, da ottobre a dicembre
Vie d'uscita Nessuna evidente
Materiali Muta completa
Cartografia  
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto  


Presentazione generale

Bella gola con progressione prevalentemente acquatica che alterna brevi calate, nuotate e tuffi anche di modeste dimensioni (max 9 m). Ambiente sempre stretto e privo di apparenti vie di fuga.

Accesso

Per chi viene dalla A1 Roma-FI uscire ad Orvieto scalo e al casello andare a dx direzione Prodo (Strada denominata "vecchia orvietana"). Tenere sempre la strada principale seguendo le indicazioni dopo circa 20km si raggiunge il paese di Prodo. Nella piazza parchegiare l'auto, possibilmente senza intralciare gli abitanti del paese.
Per chi viene dalla E45 uscita Todi Orvieto. Seguire direzione Orvieto e dopo circa 5 Km all'altezza della discoteca "Due Mari" svoltare a dx in salita e seguire le frecce per Prodo. Dopo circa 20 Km si giunge al paese

Avvicinamento

Guardando il castello prendere la stradina a dx dopo l'ultima casa e poi girare immediatamente a sinistra per un sentiero che porta ad un boschetto. Seguire i bolli bianchi e blu che in circa 5 minuti ci portano al torrente

Descrizione

La gola inizia subito con un bel tuffetto da altezza variabile, appena usciti dalla pozza sulla sinistra si trovano gli ancoraggi di partenza del mancorrente utile per raggiungere la catena della prima verticale in riva sx (calata maggiore dell'itinerario. ca 16m). In caso di portata sostenuta è stato allestito in riva sx un deviatore o volendo alla base oltre il laghetto due ancoraggi resinati per eventuale teleferica. Poi si prosegue per circa 20 minuti tra tuffetti e nuotate in lunghi corridoi con acqua verde in cui le pareti sopra la nostra testa fanno filtrare poca luce. Le vasche sono abbastanza profonde ma è sempre bene controllare dato che spesso sono ingombre di tronchi sommersi. Ad un certo punto si arriva ad una calata in riva sx con ancoraggio al suolo completamente fuori dall'acqua. Poi un piccolo tuffetto di 3 m, occhio l'acqua è bassa!! Poco dopo si raggiunge una catena che con una calata di pochi metri ci porta in una piccola pozza (nel caso ci sia forte corrente è possibile arrampicarsi sulle roccette sopra l'ancoraggio e raggiungere la pianta davanti a noi per una bella doppia). Da qui si procede con una piccola calata con deviatore a dx. Tolto il discensore ci troviamo difronte un toboga non molto scivoloso e per i più temerari una piccola arrampicata a dx li porterà ad un bel tuffo di circa 5-6 m.
Dalla confluenza con il torrente Salcini (volendo è l'unica via di fuga possibile da effettuare solo in caso di estrema necessità) la portata aumenta, ci troviamo su una bella pozza d'acqua color smeraldo e poi un tuffetto delicato in acqua poco profonda, volendo armo arretrato con deviatore a sx. Altra calata con deviatore esposto. La forra gira di 90° e ci troviamo nella parte ludica: in sequenza tre bei salti da 5,8,8 volendo ripetibili ma cmq armati. Poco dopo ci troviamo al punto più delicato dell'itinerario: alla nostra dx si trovano gli ancoraggi di partenza del mancorrente necessario per raggiungere la catena di calata fortemente esposta a sx.
Breve nuotata e siamo alla penultima cascata di pochi metri (attenzione agli sfregamenti..).
Altra nuotata e all'uscita del laghetto seguiamo la roccia a sinistra per un piccolo tuffetto di un paio di m. (anch'esso armato). Ora siamo alla sorgente finale, e la portata aumenta ancora, qui un saltino delicato di tre metri (armato in riva dx) con partenza scivolosa ci porta ad un nuovo laghetto. poi la forra si apre definitivamente e si segue la roccia alla ns dx. Volendo tuffi a volontà dalla sponda dx nel profondo laghetto verde.
Ora non ci resta che seguire il corso dell'acqua per poche centinaia di metri fino ad incontrare i segnavia Pro Canyon alla fine di un altro laghetto.

Rientro

In fondo al laghetto risalire in riva sinistra all'altezza dei bolli bianco blu e poi tagliare a dx per il sentiero. Dopo poche decine di metri girare a sinistra e seguire sempre il sentiero in ripida salita che ci porta prima alla confluenza con il Salcini e poi alle case del paese. In tutto circa 40 minuti.

Category: Procanyon - forre

Catasto AIC RI003
Comune Collalto Sabino - Rieti
Quote Ingresso 700
Uscita 550
Dislivello 150
Sviluppo 2,2 km (dalla Mola)
Visualizza la planimetria (.pdf 144KB)
Tempi Navetta 12 km
Avvicinamento '45 min
Progressione 2 h
Ritorno 15 min
Difficoltà V2 A3/A5 II
Numero calate 7, max 9m
Corde consigliate 1 da 25m
Periodo Da aprile a giugno ma anche in autunno-inverno
Vie d'uscita Possibili
Materiali Muta completa indispensabile
Cartografia  IGM 1:25000 145 III NO 
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto  


Presentazione generale

Breve ma interessante gola ad andamento orizzontale, piuttosto acquatica e ludica. Sono attrezzati 7 salti, tutti tuffabili (con estrema attenzione) o disarrampicabili, il più alto è di circa 9m. Non sottovalutare comunque una discesa con portate importanti, infatti alcuni piccoli salti e scivoli, si rivelano delle vere e proprie trappole.

Accesso a valle

Dall'uscita autostradale di Carsoli (Roma-L'Aquila), svoltare a sinistra e seguire le indicazioni per Rieti, Turania. Proseguire sulla provinciale fino ad un incrocio con indicazioni per Collalto Sabino (circa 11 km dal casello), svoltare a destra subito prima del ponte sul Fosso di Riancoli. Dopo 200 mt, in prossimità di un tornante a destra, parcheggiare l'auto.

Accesso a monte

Proseguire fino a Collalto Sabino. In prossimità del paese svoltare a destra prendendo la strada in discesa. Dopo pochi km svoltare a sinistra in direzione Collegiove, passare un incrocio con indicazioni Nespolo e proseguire ancora fino superare un ponte sul fosso di Riancoli, dopo 100m svoltare a sinistra su strada sterrata che costeggia il fosso. Continuare sulla sterrata fino al suo termine, 1 km circa, dove è possibile parcheggiare l’auto.

Avvicinamento

Rimanendo sulla riva destra del fosso, si raggiunge un rudere della “Mola tra le Vene”, lo si attraversa e si prosegue sulle tracce del sentiero che costeggia il torrente. Seguire le tracce, che spesso rientrano nel greto del torrente, senza mai allontanarsi troppo dal greto. A volte le tracce si perdono, in tal caso verificare se proseguono sull'altra sponda. Continuare lungamente per circa 45 minuti, fino ad incontrare un primo salto di 3m, armato con 2 fittoni, dove è necessario indossare la muta.

Descrizione

Il salto di 3m è tuffabile tuttavia può essere aggirato facilmente in riva sinistra ma solo se la portata non è troppo elevata. Si continua superando piccoli scivoli, marmitte e qualche laghetto, fino ad arrivare ad un salto di 3m, catena a destra, dove è possibile tuffarsi o tobogare. Si supera un lungo lago e si continua ancora fino ad incontrare il tratto più inforrato dell'itinerario che inizia con un salto da 9m, armato sia in riva sinistra con mancorrente e catena, che in riva destra con catena dalla quale si scende prima su un terrazzino e poi con altri due fittoni si scende in una grande vasca. Salto tuffabile previa attenta verifica della vasca che spesso ospita tronchi incastrati. Dalla base del salto si deve attraversare a nuoto la vasca per raggiungere, sempre in riva sinistra, una catena per il successivo salto da 8m, anch'esso tuffabile. In caso di portate generose, non è semplice raggiungere l'altra sponda della marmitta, al termine della quale è necessario salire su di un masso piuttosto scivoloso. E’ conveniente seguire il flusso dell'acqua che sgorga a sinistra del masso, facendo comunque estrema attenzione nel raggiungere la catena. Tenete presente che il maggior deflusso dell'acqua avviene in riva destra, per cui la corrente in quel punto non dovrebbe creare grossi problemi. Si supera un lago, poi si cammina ancora fino a trovare un piccolo tuffo da 2m. Ora si prosegue per un tratto più accidentato che presenta due sbarramenti naturali che in caso di forte portata possono essere pericolosi. Il primo è facilmente disarrampicabile in riva destra, il secondo è armato in riva destra, oppure è disarrampicabile in riva sinistra ma solo con poco scorrimento. Si consiglia l'uso dei fittoni a destra in caso di forte portata. Si continua ancora fino a trovare un saltino armato in riva sinistra, tuffabile con estrema attenzione per via dell’acqua piuttosto bassa. In breve si arriva all'ultimo salto di 4m, anch’esso tuffabile. In caso di forte corrente non è facile raggiungere il punto migliore per il salto, quindi in una nicchia in riva destra ci sono 2 fittoni per un mancorrente che permette di raggiungere l'ancoraggio con calata deviata che porta in una vasca usciti dalla quale si attraversa l'ultimo lungo lago della forra.

Rientro

Superato l'utimo lungo lago a nuoto, dopo neanche 100 metri, sulla sinistra subito prima di un affluente quasi sempre secco, si staccano un sentierino (palo con cartello Area naturale M.te Navegna) in leggera salita che in 10-15 minuti di marcia portano all'auto. In alternativa è possibile seguire il torrente fino al ponte in prossimità del bivio per Collalto Sabino.

Category: Procanyon - forre

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