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    Val Progero Ticino | Svizzera :: ph. Mirko Antonioli
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Elenco delle forre attrezzate Procanyon
Catasto AIC TN001
Comune GRIGNO - TRENTO
Quote Ingresso 510 m
Uscita 314 m
Dislivello ~ 196 m
Sviluppo ~ 3,2 Km
Visualizza la Planimetria
Tempi Navetta 19,5 km
Avvicinamento 15 min
Progressione 3h 30 min
Rientro 10 min
Interesse Internazionale  
Difficoltà v5 a6 VI
Numero calate Circa 15, max 25 m
ATTENZIONE: la targhetta situata alla prima calata che indica calata max 35 m si riferisce alla situazione della forra diversi anni fa prima della frana che ha modificato sensibilmente la forra alla seconda calata.
L'indicazione corretta è quindi 25 m alla data dell'ultimo sopralluogo.
Corde consigliate 2 corde da 30 m
Periodo Da giugno a ottobre
Vie d'uscita La maggior parte della forra è incassata con poche possibilità di uscita; vie di fuga solamente verso la fine del percorso.
Materiali Muta
Cartografia Kompass 1:25000 F. 621 “Valsugana – Cima d’Asta – Val dei Mocheni”. Visualizza la mappa
Coord. punto d'accesso al greto UTM 32T 0703280E 5101896N
Coord. punto d'abbandono del greto UTM 32T 0704143E 5099578N


ATTENZIONE!!!
Il Deflusso Minimo Vitale, cioè la quantità d'acqua normalmente rilasciata, deliberato dalla Giunta Provinciale di Trento, rende la percorrenza della forra pressoché impossibile durante la maggior parte dell'anno! La portata media estiva (2014) è di circa 3000 litri/secondo, con una punta in luglio di 24mila litri/sec. A meno che non intervengano variazioni, si sconsiglia vivamente di prendere in considerazione la discesa del torrente Grigno!
I valori delle portate sono pubblicati online a questo link: https://www.floods.it/public/95.171.60.192_38566.php
Aggiornamento agosto 2019: la media giornaliera desumibile dal sito della Provincia è di circa 2 mc/sec.


Presentazione generale

Profondissima forra calcarea percorsa da acque tumultuose, dove per due terzi del percorso non si riesce a cogliere un solo raggio di sole e l’azzurro del cielo fa capolino sopra le nostre teste molto raramente.
In giornate serene, la poca luce che riesce a filtrare dall’alto crea degli stupendi riflessi sulle umide pareti ricoperte di muschio. Questa gola è nota anche con il nome Apocalypse Now (assegnato dal G.S.P.G.C. di Reggio Emilia che effettuò le prime discese) o come "Bus (buco) del Diavolo" dagli abitanti del posto.
L'aspetto interessante è che il Grigno è una forra estremamente mutevole, soprattutto da quando i gestori della diga a monte hanno dovuto aumentare la portata minima rilasciata in alveo. Durante l'ultimo sopralluogo la portata media della giornata era di circa 2000 litri al secondo (!) mentre fino a pochi anni fa la portata era normalmente di circa 250 l/sec. Sul sito dell'Ufficio Dighe della Provincia Autonoma di Trento, è possibile leggere i valori della portata aggiornati ogni 15 minuti:
http://www.floods.it/public/index.php

Accesso a valle

Per chi giunge da Trento, percorrere la strada statale nr. 47 che percorre la Valsugana, fino al bivio per Grigno, seguire quindi la S.P. n. 75dir, sino ad arrivare al centro di Grigno. Qui, nella piazza del Municipio, si può posteggiare l’auto che rimarrà a valle.

Accesso a monte

Uscire dal paese e, rimettendosi sulla S.P. n. 75 dir, andare verso sinistra per circa 200 m., dove, al km. 2,800, si svolta a sinistra per percorrere interamente la S.P. n. 75 del Grigno, in direzione di Cinte Tesino.
Dopo 9,7 km., si giunge al bivio con la S.P. n. 246; qui, si svolta a sinistra in direzione di Castel Tesino, sino a superare il paese. Si prosegue per Pieve Tesino, sino all’intersezione con la S.P. n. 78 (notare lungo il percorso sulla sinistra un negozio, la cui insegna è un simpatico gioco di parole: “maglieria Lisa”).
Continuare sulla S.P. n. 78 e a Pieve Tesino svoltare a sinistra in direzione di Cinte Tesino, sulla S.P. n. 114. Si passa davanti allo stabilimento della Bailo, che rimarrà alla nostra destra. Giunti nel paese di Cinte Tesino, attraversarlo, prendendo la strada che passa a sinistra del Circolo Anziani. Alla fine di Via Don Dalmonego, svoltare a 90° a destra e seguire la Via Masi di Sopra, che poco dopo passa sotto un capitello; si superano due bivi, tenendo sempre la sinistra (ora la Via si chiama Masi di Sotto) e subito dopo si prende, ancora a sinistra, una stradina asfaltata in forte discesa.
Dopo poche centinaia di metri, ad un nuovo bivio, imboccare la strada asfaltata a destra (sempre più ripida) che porta al "Maso di Luigino" nel prato alla destra si vede una roulotte. Ora la strada diventa sterrata. Si continua lasciando sulla destra una stradina in leggera salita, subito dopo si supera un palo con un trasformatore ENEL e ancora dopo un maso leggermente in basso sulla sinistra. Lo sterrato diventa ora ripido e tortuoso, si superano alcuni tornanti e quando la strada rientra nel bosco si trova un piccolo parcheggio in corrispondenza di una curva verso sinistra

Avvicinamento

Si passa alla sinistra del maso che è situato lungo la strada subito dopo il parcheggio e si segue la strada forestale in discesa per circa 200 metri, sino al primo tornante sinistrorso. Qui si trova uno spiazzo (quota 611) dal quale parte il sentiero d’accesso alla forra e dove si può vedere su un albero il primo segnavia bianco con bollo azzurro e un cartello in legno indicante la forra. Subito dopo si trova il rottame di una vecchia auto e si prosegue restando sempre a sinistra, sino a quando il sentiero, diventando più evidente, fa da cresta tra due pendii. Si scende quindi a destra su tracce di sentiero (ignorare il sentiero di sinistra, ben più marcato; questo porta ad un accesso più a monte della forra, non rilevante come interesse torrentistico). Alla fine della scarpata, si vede un ruscello, affluente del Grigno. Costeggiare il sentiero sulla sponda sinistra del ruscello, sino a vedere a sinistra un massiccio roccioso. Seguire quindi il sentiero alla base della roccia, prestando molta attenzione all’ultimo tratto: il percorso è esposto e si rischia di cadere nella forra. Al termine del sentiero, sulla destra, si trova una piattaforma rocciosa (quota 510) con la catena della prima calata e una tabella del soccorso alpino indicante le caratteristiche della forra.

Rientro

Dopo l’ultima calata, finisce la forra e il torrente si allarga vistosamente; dopo circa 15-20 minuti, si arriva ad una grande briglia (quota 314), su un salto di circa 10 metri (non tuffabile!). Si segue l’evidente sentiero che sale sulla destra (non quello che scende) sino a intersecare la strada forestale. In 5 minuti di discesa si arriva alla piazza del paese di Grigno.

Category: Procanyon - forre

Comune Ampezzo - UDINE
Quote Ingresso 700 m
Uscita 600 m
Dislivello 100 m
Sviluppo 2000 m
Tempi Navetta 3,3 km
Avvicinamento 15 min
Progressione 2,5 h
Ritorno 20 min
Interesse Nazionale
Difficoltà v4 a4 IV
Numero calate 3, max 16 m
Corde consigliate 1 da 40 m
Periodo Da giugno a fine settembre
Vie d'uscita No
Materiali Muta indispensabile
Cartografia Carta Tabacco 1:25000 foglio n. 02 – Forni di Sopra e di Sotto – Ampezzo - Sauris.  Visualizza la cartina
Coord. punto d'accesso al greto 33t 0328517 5146531
Coord. punto d'abbandono del greto 33t 0329722 5145619


Presentazione generale

In corrispondenza della confluenza con il Torrente Novarza, il Torrente Lumiei si inabissa in una spettacolare forra profonda 130 metri e molto stretta per tutta la sua altezza.
L’itinerario, sebbene caratterizzato da un numero esiguo di calate in corda, merita senz’altro di essere percorso per la bellezza del luogo e per l’incredibile suggestività di alcuni tratti quasi completamente oscuri.

Accesso a valle

Dalla località di Ampezzo, prendere la strada per Sauris e quindi parcheggiare presso il primo tornante che, salendo, si incontra (quota 668, 2,8 km da Ampezzo).

Accesso a monte

Dal punto indicato quale “accesso a valle” proseguire fino a raggiungere, poco prima della galleria che prelude all’ardito ponte sul Lumiei, uno slargo contrassegnato da un cartello turistico con indicazioni per il “Sentiero della pedanca del buso”.

Descrizione

Scendendo per il sentierino che parte dal parcheggio, si raggiunge in breve un ardito ponticello che scavalca la forra. Attraversatolo, girare subito a sinistra e, per facile traccia si discende all’imboccatura del tratto inforrato.
La gola inizia qui con un breve tratto di progressione orizzontale, si passa sotto al ponticello e si giunge ad una prima, piccola, calata subito seguita da quella da 16 metri (verticale più alta dell'itinerario). Questa, esteticamente molto bella e apparentemente problematica, si supera stando sufficientemente fuori dal flusso grazie all'ancoraggio seminascosto dietro lo spigolo di destra ed al deviatore subito successivo. E' necessario un mancorrente per raggiungerlo. Dopo pochi metri in ambiente profondo e tortuoso si raggiunge la confluenza con il torrente Novarza. Da questo punto segue un lungo tratto in ambiente molto stretto, profondo e scuro caratterizzato da una continua successione di piccoli saltini superabili tutti in disarrampicata o a tuffo. Poco dopo il termine della parte buia e prima dell’immissione di un altro affluente sinistro si incontra un salto di qualche metro attrezzato sulla destra per la calata in corda che può essere anche superato a tuffo. La gola continua quindi ad “addolcirsi” fino a che, in una zona con degli alberi sulla riva destra, si diparte un sentierino che sale sulla strada soprastante.  

Note

I torrenti Lumiei e Novarza hanno, a monte delle forre delle dighe che ne sbarrano il corso. È pertanto consigliabile contattare i guardiani degli impianti (sempre presenti presso la diga di Sauris) per comunicare la nostra presenza nell'alveo del torrente sottostante.

Category: Procanyon - forre

Catasto AIC UD008
Comune Tolmezzo - UDINE
Quote Ingresso 550 m
Uscita 365 m
Dislivello 185 m
Sviluppo 2000 m
Tempi Navetta 11 km
Avvicinamento 5'
Progressione 2h 30'
Ritorno 0
Interesse Regionale
Difficoltà v4 a2 III
Numero calate 5, max 33 m
Corde consigliate 2 da 40 m
Periodo Da maggio a ottobre
Vie d'uscita No
Materiali Muta indispensabile
Cartografia Carta Tabacco 1:25000 foglio n. 013 - Prealpi Carniche Val Tagliamento. Visualizza la cartina
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto  


Presentazione generale

Breve ma interessante gola, varia e divertente. La sua peculiarità è il fatto di raccogliere, in un così breve tratto una buona varietà di situazioni: la cascata alta e con notevole flusso, il tratto pianeggiante e relativamente aperto, un buio meandro strettissimo ed alcuni saltini e toboga.

Accesso a valle

Parcheggiare presso la piccola centrale ENEL che viene a trovarsi in fondo al viottolo che si imbocca sulla destra venendo da Tolmezzo lungo la statale 52B circa 2 Km dopo il carcere.

Accesso a monte

Lasciare l'auto presso il cimitero di Illegio e scendere per comodo sentiero fino al greto del torrente.

Descrizione

Entrati nel torrente, si cammina lungo il greto per circa un Km in ambiente aperto e poco interessante. A metà di tale tratto si incontra la captazione idrica dell' ENEL che si supera agevolmente sulla destra.
Il primo salto che si incontra è anche il più alto ed impegnativo della gola. Il punto di sosta si trova nella nicchia a sinistra e si rende indispensabile allestire un esposto mancorrente per raggiungerlo. Da qui la calata da 33m è completamente investita dal flusso e termina in una comoda pozza. Dopo un'altra calata da una diecina di metri, segue un breve tratto tortuoso e un buio meandro pianeggiante. Dopo la fine del meandro rimangono da superare 3 calate tutte di circa 10 metri. La forra termina di colpo proprio davanti alla piccola centrale indicata come "accesso a valle"

Category: Procanyon - forre

In casa nostra

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