All'inizio era il caos...

...poi nacque l'Associazione Italiana Canyoning che, in un primo momento, decise di non dotarsi di una propria Scuola e di non occuparsi di didattica del torrentismo, delegando questo compito alle iniziative dei propri associati e, al limite, fungere da tramite e/o coordinamento tra le diverse scuole già esistenti sul territorio.
Tuttavia, a parte rarissime eccezioni, la realtà didattica italiana nel settore torrentistico era appannaggio soprattutto di organizzazioni locali, in cui ciascuno trasmetteva la propria cultura torrentistica (sempre limitata e spesso basata su esperienze approssimative ed a volte rischiose), mentre a livello nazionale il tutto si esauriva quasi sempre a livello di corsi tematici di "approfondimento" o "specializzazione".

È per tali motivi ed in tale contesto che, con il passare del tempo, l'idea iniziale di restare al di fuori del settore didattico venne abbandonata e, nell'Assemblea AIC del 1999, si decise di dare il via ad un gruppo di lavoro che gettasse le basi per lo sviluppo di una scuola di torrentismo dell'AIC, caratterizzata da fattori quali tecniche all'avanguardia, massima sicurezza, alto livello tecnico e formativo degli istruttori, uniformità didattica e tutela dell'ambiente. In altre parole, l'obbiettivo che l'AIC si pose fu quello di diffondere la cultura di un Torrentismo sano, sicuro e coinvolgente.
Un elemento importante per la definizione di alcuni capisaldi per la creazione della Scuola è ravvisabile in uno stage tecnico italo-francese che ebbe luogo nel 1999 e che costituì un primo contatto tra la cultura torrentistica italiana e quella francese, indubbio solido esempio di organicità, completezza ed evoluzione tecnica.

Da tale incontro il "progetto scuola" acquisì nuovo vigore e, nei primi mesi del 2000, l'AIC organizzò, con la consulenza esterna di una commissione formata da Istruttori ed alti Dirigenti dell'Ecole Française de Descente de Canyon, uno stage tecnico, avente la finalità di esaminare alcuni candidati, scelti dal Direttivo dell'AIC sulla base di precisi criteri valutativi tra tutti gli Aspiranti Istruttore dell'Associazione, per decidere chi tra questi potesse rivestire il ruolo di Istruttore Canyoning nella nascente Scuola.

La scelta dell'adozione di una tale commissione "esterna", motivata sia dall'altissima competenza tecnica dei colleghi francesi sia dal fatto di poter contare su una commissione giudicante costituita da elementi super partes, è stata concretizzata al termine di tre intensi giorni trascorsi sui Monti del Matese con la definizione di un primo gruppo di sette Istruttori Canyoning AIC. Tali persone, riunitesi in presenza del Presidente e di alcuni membri del Direttivo AIC, hanno quindi gettato le basi della nuova Scuola Nazionale Canyoning AIC, definendone l'intera struttura, i regolamenti, gli iter formativi e gli standard tecnici.
Soprattutto su questi ultimi, la Scuola Nazionale Canyoning ha voluto dare un segnale forte per quanto inerisce il rigore tecnico e la severità di attuazione del complesso iter formativo, per far sì che la stessa AIC si potesse porre ai vertici in ambito nazionale proprio in riferimento agli standard tecnico/formativi. Il tutto, ovviamente, sarà suscettibile di continui aggiornamenti e migliorie, in un tempo che, ci auguriamo, vedrà tale struttura divenire sempre più importante ed il cui ruolo, già da oggi, si impone sulla scena italiana come il più rigoroso ed avanzato in assoluto.

La Scuola Nazionale Canyoning è quindi una realtà, frutto di un progetto ambizioso e del contributo diretto ed indiretto di persone tenaci che vi hanno creduto ed il cui scopo è la diffusione di una cultura torrentistica che consenta a tutti, nella massima sicurezza, la fruizione e la tutela di luoghi incantevoli ed ancora, in gran parte, incontaminati.

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