Ci siamo dovuti mettere a tavolino e prendere una decisione, una di quelle difficili.
Abbiamo analizzato la situazione, i pro e i contro, i se e i ma…
Alla fine, con coscienza, Direttivo e Comitato Organizzatore sono giunti all’unanimità all’unica scelta sensata:
il raduno 2021 in Alto Adige è rinviato al 2022.
Lo sappiamo è un duro colpo, non ditelo a noi, ma di seguito le motivazioni che ci hanno guidati.
L’attuale situazione internazionale, nazionale e nello specifico in Alto Adige non è in miglioramento e i tempi per la vaccinazione globale sono ancora lunghi. A ciò si somma la totale incertezza su quali saranno ad agosto i Dpcm in vigore e le possibilità di spostamento non solo fra regioni ma, anche e soprattutto, fra nazioni.
Eravamo pronti a mettere in campo tutte le risorse organizzative ed economiche per garantire un raduno in regola con tutte le norme di sicurezza richieste per legge, tuttavia non ce la siamo sentita.
E questo unicamente per rispetto a voi soci, perché il raduno è storicamente e per definizione un momento di aggregazione, di festa e di spensieratezza.
Elementi che non avrebbero potuto esserci quest’estate con lo spettro del contagio sempre dietro l’angolo e, soprattutto, con l’incertezza di chi e da dove avrebbe potuto partecipare.
Ci siamo chiesti che raduno avrebbe potuto essere quello “a distanza”, con mascherine in forra e negli spazi comuni, sempre a dover sanificare tutto, senza postazione per la birra, senza gli amici stranieri, senza poter fare casino, senza pacche sulle spalle, senza abbracci e senza la spontaneità che ci caratterizza.
E per questo, nonostante l’amarezza, il termine rinvio ci rincuora, perché è solo questione di tempo, la situazione migliorerà e quando sarà possibile, quando sarà “sicuro” organizzeremo un raduno col botto.
Abbiamo voluto darvi questa notizia il prima possibile per agevolarvi nella pianificazione della vostra estate.
Nel frattempo vi chiediamo di continuare a supportarci, di iscrivervi ad AIC anche quest’anno, perché il contributo e il sostegno di ogni socio è fondamentale.
Soprattutto a livello emotivo.
Soprattutto quando le cose non vanno come vorremmo.
Noi ci siamo e continuiamo a lavorare, nonostante tutto, per la nostra AIC.
Ringraziamo Gabri, Erwin, Pietro e tutto il gruppo Tiahuanaco per il lavoro fino ad ora svolto.
Incrociamo le dita e… al prossimo anno allora!