Comune | Ampezzo - UDINE | |
Quote | Ingresso 700 m Uscita 600 m Dislivello 100 m Sviluppo 2000 m |
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Tempi | Navetta 3,3 km Avvicinamento 15 min Progressione 2,5 h Ritorno 20 min |
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Interesse | Nazionale | |
Difficoltà | v4 a4 IV | |
Numero calate | 3, max 16 m | |
Corde consigliate | 1 da 40 m | |
Periodo | Da giugno a fine settembre | |
Vie d'uscita | No | |
Materiali | Muta indispensabile | |
Cartografia | Carta Tabacco 1:25000 foglio n. 02 – Forni di Sopra e di Sotto – Ampezzo - Sauris. Visualizza la cartina | |
Coord. punto d'accesso al greto | 33t 0328517 5146531 | |
Coord. punto d'abbandono del greto | 33t 0329722 5145619 |
Presentazione generale
In corrispondenza della confluenza con il Torrente Novarza, il Torrente Lumiei si inabissa in una spettacolare forra profonda 130 metri e molto stretta per tutta la sua altezza.
L’itinerario, sebbene caratterizzato da un numero esiguo di calate in corda, merita senz’altro di essere percorso per la bellezza del luogo e per l’incredibile suggestività di alcuni tratti quasi completamente oscuri.
Accesso a valle
Dalla località di Ampezzo, prendere la strada per Sauris e quindi parcheggiare presso il primo tornante che, salendo, si incontra (quota 668, 2,8 km da Ampezzo).
Accesso a monte
Dal punto indicato quale “accesso a valle” proseguire fino a raggiungere, poco prima della galleria che prelude all’ardito ponte sul Lumiei, uno slargo contrassegnato da un cartello turistico con indicazioni per il “Sentiero della pedanca del buso”.
Descrizione
Scendendo per il sentierino che parte dal parcheggio, si raggiunge in breve un ardito ponticello che scavalca la forra. Attraversatolo, girare subito a sinistra e, per facile traccia si discende all’imboccatura del tratto inforrato.
La gola inizia qui con un breve tratto di progressione orizzontale, si passa sotto al ponticello e si giunge ad una prima, piccola, calata subito seguita da quella da 16 metri (verticale più alta dell'itinerario). Questa, esteticamente molto bella e apparentemente problematica, si supera stando sufficientemente fuori dal flusso grazie all'ancoraggio seminascosto dietro lo spigolo di destra ed al deviatore subito successivo. E' necessario un mancorrente per raggiungerlo. Dopo pochi metri in ambiente profondo e tortuoso si raggiunge la confluenza con il torrente Novarza. Da questo punto segue un lungo tratto in ambiente molto stretto, profondo e scuro caratterizzato da una continua successione di piccoli saltini superabili tutti in disarrampicata o a tuffo. Poco dopo il termine della parte buia e prima dell’immissione di un altro affluente sinistro si incontra un salto di qualche metro attrezzato sulla destra per la calata in corda che può essere anche superato a tuffo. La gola continua quindi ad “addolcirsi” fino a che, in una zona con degli alberi sulla riva destra, si diparte un sentierino che sale sulla strada soprastante.
Note