Catasto AIC | GE015 | |
Comune | NE' - GENOVA | |
Quote | Ingresso 350 m Uscita 230 m Dislivello 120 m Sviluppo 1000 m Visualizza la carta topografica |
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Tempi | Navetta 3 km Avvicinamento 5' Progressione 2h Rientro 5' |
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Interesse | Locale | |
Difficoltà | v2 a3 II | |
Numero calate | 8, alcune evitabili o su armi naturali, calata più alta 10 metri | |
Corde consigliate | 1 da 60 m | |
Periodo | Da marzo a luglio | |
Vie d'uscita | Nessuna nelle due strettoie, ovunque nella parte di marcia centrale. | |
Materiali | Muta | |
Cartografia | Carta (1:25.000) - Il Parco Naturale Regionale dell'Aveto - Studio Cartografico Italiano Genova | |
Coord. punto d'accesso al greto | ||
Coord. punto d'abbandono del greto |
Presentazione generale
Vale la pena percorrerla per gli aspetti geologici unici in Liguria, come diversivo per chi ha già nella collezione i torrenti liguri più famosi. Presenta comunque due strettoie molto estetiche.
Accesso a monte
Si lascia la A12 Genova-Rosignano all'uscita di Lavagna e svoltare a destra in direzione nord verso Carasco. Dopo pochi chilometri si prende il bivio verso la Val Graveglia, sulla SP26. Superato Conscenti si prosegue verso Reppia per circa 7 km e si svolta a destra in direzione di Nascio. Dopo altri 2 km di ripidi tornanti si supera il paese e si posteggia in corrispondenza dello splendido ponte in pietra che scavalca la forra.
Accesso a valle
Si torna sulla strada della Val Graveglia e si prosegue verso Reppia. A circa 600 metri dal bivio, subito dopo il secondo ponte sul Graveglia (Ponte Lagoscuro), si trova sulla sinistra uno slargo per parcheggiare.
Avvicinamento
Si oltrepassa il ponte in pietra, dopo una decina di metri una traccia di sentiero si stacca sulla destra e scende al greto del torrente.
Profilo
Visualizza il profilo della forra
Descrizione
La prima strettoia si trova proprio sotto il ponte. Due brevi calate di 4 ed 8 metri, evitabili con tuffi e scivolata (o disarrampicata, a seconda delle condizioni idriche). Subito dopo la strettoia una calata di 5 metri fra i massi (tuffo possibile). A sinistra troviamo adesso un affluentino, e si prosegue per circa mezz'ora fra caos di massi e bassi risalti, con una sola calatina di 4 metri (evitabile con disarrampicata) a spezzare la marcia. In corrispondenza delle vecchie miniere ricompare abbondante l'acqua (una presa rilascia l'acqua precedentemente captata). Qua troviamo la seconda bella strettoia con una calata di circa 6 metri preceduta da lungo mancorrente, quindi la calata di circa 10 metri in corrispondenza di una piccola presa. Sempre in strettoia si incontrano una calatina di 3 metri, quindi una bella discesa di 8 metri e la calatina finale di 4 metri.
Rientro
Giunti alla confluenza con il torrente Graveglia lo si risale per un centinaio di metri, quindi si sale per sfasciumi sulla sponda, ritrovandosi in uno spiazzo di una vecchia miniera. Da qui una sterrata riporta all'auto.