Comune | BORZONASCA | |
Quote | Ingresso 1200 m Uscita 850 m Dislivello 350 m Sviluppo 1000 m Visualizza la carta topografica |
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Tempi | Navetta 0 km Avvicinamento 50' Progressione 2h 45' Rientro 10' |
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Interesse | Locale | |
Difficoltà | v3 a3 II | |
Numero calate | 10 armate, più 2 aggirabili o scendibili su albero, calata più alta 22 metri | |
Corde consigliate | 1 da 60 m | |
Periodo | Da maggio a ottobre | |
Vie d'uscita | Nessuna nella parte centrale inforrata, ambiente aperto prima e dopo la strettoia. | |
Materiali | Muta | |
Cartografia | Carta (1:25.000) - Il Parco Naturale Regionale dell'Aveto - Studio Cartografico Italiano Genova | |
Coord. punto d'accesso al greto | ||
Coord. punto d'abbandono del greto |
Presentazione generale
Breve ma interessante percorso nello splendido e misconosciuto Parco Naturale Regionale dell'Aveto. La forra presenta una prima parte con forte portata ed una cascata piuttosto tecnica, divisa in due tronconi (8+22). Dopo una briglia ed un breve tratto di risalti, la forra presenta una strettoia notevole e ad inizio stagione la portata può rendere la discesa tutt'altro che rilassante.
Accesso
Si lascia la A12 Genova-Rosignano all'uscita di Lavagna e si svolta a destra in direzione nord verso Carasco. Da qui si svolta a destra in direzione di Borzonasca, che si trova 10 km più avanti. Appena entrati in Borzonasca si svolta a destra verso Pratosopralacroce. Altri 7 km di strada portano al paesino capoluogo di una serie di belle frazioni alle pendici del Monte Aiona. Superata la piazzetta del paese, poco dopo un ponte, si imbocca sulla sinistra una strada che sale verso una palestra di roccia ed un bed & breakfast (indicazioni). La stradina sale con ripidi tornanti che presto diventano sterrati. Quando la pendenza si riduce si incontra un bivio, dove si svolta a destra. Ancora poche centinaia di metri e si raggiunge il borgo abbandonato di Case Poragine. In corrispondenza delle prime case si trova sulla sinistra un sentiero segnato con segnavia rosso (alternati una croce rossa e, più raramente, un triangolo).
Avvicinamento
Il sentiero sale decisamente per una ventina di minuti, poi spiana leggermente e, a circa 35' di cammino dalla partenza, raggiunge le Malghe Zanoni. Da qui si puo' decidere se fare tutto il percorso o se invece evitare la parte superiore (a inizio stagione la portata di questa prima parte può essere troppo forte). Per l'accesso superiore dal trivio che si trova proprio dietro alle malghe si sale verso est, in forte salita per 10 minuti, fino ad incrociare il torrente. Per l'accesso intermedio si prosegue invece verso est in pianura lungo una condotta interrata, fino a raggiungere la "dighetta", partenza del percorso torrentistico.
Descrizione
La prima parte è costituita da 3 calate, in cui la grossa difficoltà, dopo avere sceso un facile risalto di una decina di metri, è rappresentata dalla bella cascata ad "S", divisa in due calate da 8 e 22 metri. La portata è sempre notevole, visto che la briglia si trova immediatamente a valle di questo tratto. Dopo la cascata si incontra una facile calatina. I primi 15 minuti di discesa dopo la "dighetta" sono piuttosto faticosi, in quanto attraversano piccoli caos di massi e alberi abbattuti. Poi, improvvisamente, un inconfondibile taglio nella roccia segna l'inizio della bella strettoia. Una successione di 6 calate fra i 4 ed i 13 metri, porta all'ultima bella calata di 17 metri, molto bagnata ed anche piuttosto infida in caso di portate notevoli, non rare visto che a fine estate la portata è ancora superiore ai 60-70 litri/sec. Dopo il bel laghetto che segna la fine della strettoia si prosegue per altri 20 minuti, gli unici ostacoli sono talvolta aggirabili (presente anche un simpatico passaggio ipogeo).
Rientro
5 minuti dopo aver superato un piccolo toboga di 3 metri si incontra un evidente mulattiera in riva destra (ometto e segni Pro Canyon) che porta velocemente ad una strada sterrata. La si percorre per circa 800 metri fino a tornare a Case Poragine.