Superamento di un frazionamento in salita

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Versione delle 14:55, 14 gen 2013, autore: Francesca.danesin (Discussione | contributi)

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Indice

Premessa

Poiché si è visto che il frazionamento era stato utilizzato in primo luogo per scendere, con lo scopo di risalire successivamente lungo la parete, eseguite le operazioni previste, il torrentista dovrà, per l’appunto, agganciare i bloccanti e incominciare la risalita. Come per la discesa, anche nella direzione opposta si ha una sequenza ben precisa delle operazioni da effettuare.


Obiettivo

Superare un frazionamento durante la risalita su corda


Materiale utilizzato

  • La corda di calata precedentemente fissata e utilizzata per scendere
  • Un bloccante ventrale
  • Un bloccante mobile con staffa-pedale
  • La propria doppia longe


Tecnica d’esecuzione

  • Ricordarsi che la longe lunga è impegnata, in quanto è agganciata al bloccante mobile!
  • Arrivati in prossimità del frazionamento, fermare la risalita, stando ben attenti a non andare con il bloccante mobile contro il nodo del frazionamento; a questo scopo, fermarsi almeno 1 cm al di sotto del nodo
  • Assicurarsi con la longe corta al moschettone del frazionamento
  • Sollevarsi sulla staffa-pedale, sganciare il bloccante ventrale e andare in carico sulla longe
  • Prendere la corda del tratto superiore (al di sopra del frazionamento) e inserirla nel bloccante ventrale (attenzione al verso giusto!)
  • Recuperare la corda nel bloccante ventrale per metterla in tensione
  • Spostare il bloccante mobile nella corda al di sopra del frazionamento e spingerlo in alto
  • Sollevarsi sulla staffa-pedale (agganciata al moschettone della longe lunga di collegamento con il bloccante mobile) e riprendere la risalita
  • Risalire sui bloccanti sino ad avere l’ancoraggio del frazionamento all’altezza della vita, sganciare la longe corta, riagganciarla all’imbrago e continuare la risalita.


Osservazioni

  • Il motivo per cui non bisogna andare con il bloccante mobile contro il nodo, è che poi ci si troverebbe in difficoltà nello sbloccarlo, non avendo più lo spazio sufficiente per agire.
  • La stessa manovra può ovviamente essere effettuata utilizzando cordini e moschettoni, o lo stesso discensore, al posto dei più classici bloccanti meccanici.
  • La fase di sganciamento del bloccante ventrale e agganciamento dello stesso sul ramo a monte della corda, può anche essere effettuato in un’unica manovra (ma sempre agganciando prima la longe corta al moschettone del frazionamento!). Questo richiederebbe però un notevole dispendio di energia per il braccio che deve sostenere il corpo. Ecco perché è preferibile separare la sequenza, mantenendo le forze per la risalita.


Pericoli nella realizzazione o utilizzo, possibili errori di esecuzione

  • Si noti come, in tutte le fasi della manovra, il torrentista è sempre vincolato con due punti di sicurezza: i due bloccanti meccanici, il bloccante mobile e la longe, il bloccante ventrale e la longe, i due bloccanti meccanici. Memorizzare quindi questa semplice regola può aiutare a non commettere errori fatali.
  • Durante la fase di sgancio e reinserimento del bloccante ventrale tra la corda che scende ed il ramo che sale, fare attenzione a non utilizzare il ramo sbagliato. In questa fase, infatti, si trovano a disposizione davanti a voi ben tre rami di corda: i due forniti dall’asola del ramo che sale ed il ramo che scende.
  • Porre particolare attenzione nel mantenere in ordine l’insieme, per evitare pericolosi e scomodi intrecci delle corde, che costringerebbero a ripetere l’operazione. Questo vale in particolar modo per la longe collegata al bloccante mobile e la corda del tratto a valle.
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