Installazione di deviatore fisso

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Versione delle 11:25, 15 gen 2013, autore: Francesca.danesin (Discussione | contributi)

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Indice

Premessa

L’uso dei deviatori consente di spostare velocemente una linea di calata, per evitare sfregamenti della corda sulla roccia, portate elevate o il rischio di caduta di pietre, senza essere costretti a attrezzare una nuova sosta.

È quindi evidente che conoscere bene questa tecnica, oltre a salvaguardare le corde, e spesso la vita dei torrentisti, permette di risparmiare tempo nella progressione.

Il deviatore fisso è costituito, normalmente, da un ancoraggio artificiale (una piastrina fissata alla parete con un tassello Fix o Spit Rock, oppure un anello resinato) oppure da un ancoraggio naturale (albero, clessidra). A questo, viene fissato uno spezzone di corda che rimarrà in loco anche dopo la discesa.


Obiettivo

Installare un deviatore da lasciare in loco per spostare la linea di calata.


Materiale utilizzato

  • La corda di calata
  • Un ancoraggio del deviatore
  • Uno spezzone di corda
  • Un moschettone senza ghiera


Tecnica d’esecuzione

Installazione del deviatore

  • Il primo che scende, giunto all’altezza del punto di deviazione, arresta la calata, facendo un’asola di bloccaggio e una controasola di sicurezza sul discensore
  • Collega quindi lo spezzone di corda all’ancoraggio ed annoda insieme i due capicorda, eseguendo un nodo galleggiante il più vicino possibile all’ancoraggio
  • Nell’asola così formata, aggancia il moschettone senza ghiera
  • Aggancia la corda di calata, a monte del discensore, al moschettone del deviatore
  • Come ultima cosa, scioglie la chiave di bloccaggio e continua la discesa.


Manovra dell’ultimo

  • L’ultimo che scende supera il deviatore, analogamente a quanto fatto dai suoi compagni, e quindi esegue sul discensore un’asola di bloccaggio e controasola
  • Unisce i due capicorda dello spezzone usato per il deviatore, annodandoli attorno alla corda di calata in modo che la tensione della corda sia analoga a quella esercitata dal moschettone del deviatore
  • Recupera quindi il moschettone del deviatore (che non va lasciato sul posto)
  • Infine, scioglie l’asola di bloccaggio e termina la discesa.


Osservazioni

  • Deve essere ben chiaro che nel deviatore deve passare solamente la corda di calata. La corda di recupero deve essere separata; se anche questa passasse nel deviatore, gli attriti sviluppati ne renderebbero impossibile il recupero.
  • Nel caso in cui l’ambiente lo consenta, si può allestire un deviatore sfruttando anche un armo naturale, quale un albero; ovviamente, lo spezzone di corda dovrà essere di una lunghezza adeguata
  • Nell’attrezzare un deviatore, si consideri che sia raggiungibile dalla media dei torrentisti. È inutile mettere un deviatore in posizioni che magari deviano enormemente la corda, ma che pochi utilizzerebbero perché troppo alto o troppo spostato dall’asse di calata. Piuttosto, conviene installare due deviatori consecutivi, in posizioni più comode.
  • Se si dovesse dubitare sulla tenuta di un solo punto di ancoraggio, si tenga presente che il deviatore non deve sopportare il carico di un ancoraggio di calata. Resta inteso che dovrà essere sempre e comunque verificato prima dell’utilizzo.
  • Trovando sull’ancoraggio del deviatore un vecchio spezzone di corda, valutare attentamente se sia il caso di utilizzarlo o se, preferibilmente, non sia da cambiare.
  • Il primo che installa lo spezzone di corda deve lasciare una lunghezza dei capicorda che escono dal nodo galleggiante di almeno mezzo metro, in modo da consentire all’ultimo di annodarli senza difficoltà intorno alla corda di calata.
  • Per bloccare il moschettone nell’asola del deviatore, si può usare un nodo barcaiolo, dopo aver spostato di lato il nodo galleggiante di chiusura dello spezzone.
  • Vi sono calate con partenza su uno scivolo sub orizzontale, che poi improvvisamente cambiano pendenza, diventando verticali; alcuni attrezzisti usano deviare la linea di calata con un deviatore, al fine di evitare gli sfregamenti. Tale pratica è da valutare attentamente, poiché, soprattutto nel caso di calate molto alte, potrebbe rendere difficoltosa la manovra dell’ultimo e il successivo recupero della corda. Conviene invece valutare se non sia il caso di attrezzare un secondo ancoraggio di calata, che, tra l’altro, consentirebbe di velocizzare la discesa dividendola in due parti.


Pericoli nella realizzazione o utilizzo, possibili errori di esecuzione

  • E' fondamentale che l’ultimo superi il deviatore prima di effettuare il nodo attorno alla corda di calata. Se non si facesse così, si rischierebbe di pendolare, spostandosi dalla linea di calata deviata, non riuscendo più a raggiungere il punto di deviazione. Inoltre, si potrebbe faticare non poco nell’eseguire la manovra.
  • Di norma non si usano mai le longe per assicurarsi all’ancoraggio del deviatore; nel caso sia necessario rimanere vicini all’ancoraggio, non bisogna mai andare in carico sulla longe. In caso contrario, ci si può trovare nella condizione di tagliare la longe per svincolarsi.
  • Per il passaggio di tutta la squadra usare sempre un punto metallico di contatto con la corda (moschettone); limitare l’uso dello spezzone direttamente sulla corda di calata al solo passaggio dell’ultimo, per evitare che gli attriti generati tra le due corde possano tranciare la corda.
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