Imbragatura
Non vi è differenza normativa tra alpinismo, speleologia o canyoning (norma EN 12277). Le differenze, e non da poco, sono sul piano funzionale. Quelle per speleologia sono troppo basse e, generalmente, meno confortevoli; quelle per alpinismo resistono meno alle abrasioni e hanno il punto di attacco che obbliga il discensore a ruotare di 90°. Inoltre l'anello di servizio offre poco spazio per il collegamento degli altri elementi (longe, ecc.).
La soluzione ottimale è un imbrago basso specifico da canyoning, con un punto di attacco (anello di servizio) addominale parallelo al corpo, con asole portamateriali laterali e triangolo di protezione in pvc. Meglio scegliere un modello che sia regolabile, con una fascia lombare e una seduta confortevoli. Il punto di attacco addominale deve essere abbastanza in alto, per evitare il ribaltamento del corpo quando si è investiti dal getto d’acqua.
Un ottimo imbrago è l’Iguazu della Edelrid, anche se si fa pagare.
Piuttosto valido è anche il Petzl Canyon, anche se è penalizzato dal fatto che l’anello centrale non è metallico, ma in dyneema.
Ultimo arrivato è l'imbrago Target della Kong. E' l'imbrago che è stato adottato dalla SNC per i propri istruttori, creato appositamente per l'attività in forra, sia come progressione sportiva sia per il soccorso. Esiste in due taglie, regolabili, ed è dotato di un'ampia gamma di portamateriali. Inoltre, un ponticello in fettuccia permette di agganciare il bloccante ventrale in una posizione più comoda per la risalita su corda.