Discesa del primo con regolazione della lunghezza della corda a misura

Da aicwiki.

Indice

Premessa

Una delle principali cause d’incidente nella pratica del torrentismo, è purtroppo dovuta ad una scarsa conoscenza delle tecniche di progressione. Per una falsa sensazione di prudenza, molti preferiscono abbondare nella lunghezza della corda di calata, dimenticandosi che nulla risulta più fatale di una matassa di corda che imprigiona il torrentista sotto il getto di una cascata o nel vortice di una vasca turbolenta. Per questo motivo, è ormai universalmente adottato il metodo di discesa con il capo della corda “a misura” al di sopra del pelo d’acqua, in modo da permettere lo svincolo pressoché automatico del discensore dalla corda, contestualmente all’arrivo in acqua, e consentendo così al torrentista di allontanarsi senza impedimenti dalla zona di pericolo. Ovviamente, il compito più delicato spetta al primo che affronta la calata, il quale deve essere in grado di regolare la lunghezza giusta della corda. Si distinguono due situazioni, con problematiche differenti, a seconda che la vasca di ricezione sia visibile o meno dall’ancoraggio alla sommità della cascata.


Obiettivo

Consentire al primo della squadra di regolare la lunghezza della corda “a misura” appena sopra il pelo dell’acqua, in modo che il discensore si sfili automaticamente dalla corda una volta arrivato in fondo e il torrentista possa uscire velocemente dalla zona di acqua turbolenta.


Materiale utilizzato

La corda di discesa attrezzata con un sistema sbloccabile


Tecnica d’esecuzione

Soluzione A – con visuale diretta della vasca d’arrivo:

  • Colui che manovra la corda, rigorosamente assicurato con le sue longe all’ancoraggio, predispone la calata, infilando come prima cosa la corda di calata nell’anello dell’ancoraggio
  • Facendo scorrere la corda a valle dell’anello, la raccoglie nel palmo della mano formando della asole, lasciando liberi un paio di metri del capo finale
  • Quindi, lancia la corda nel flusso della cascata, con il capo terminale rivolto a valle
  • La corda, lasciata filare, deve arrivare fino a circa 1 metro dalla superficie dell’acqua
  • Quindi, realizzando un sistema sbloccabile sull’armo (mezzo barcaiolo, otto in battuta, otto foro grande), blocca la corda in modo che il primo che scende possa installare il discensore e porsi in posizione d’attesa
  • Appena il primo inizia la calata, chi opera sull’armo sblocca la corda, ma continuando a controllarla e tenendola bloccata con le mani, pronto a gestire eventuali sfregamenti e a calare su indicazione del primo.
  • Una volta che il primo riesce a vedere la base della cascata, comunica la lunghezza di corda da calare per posizionarla “a misura”


Soluzione B – senza visuale della vasca d’arrivo:

  • Predisporre la calata, infilando come prima cosa la corda di calata nell’anello dell’ancoraggio
  • Dopo aver stimato l’altezza della calata, filare la corda per circa 2/3 della lunghezza necessaria
  • Quindi, realizzando un sistema sbloccabile sull’armo (mezzo barcaiolo, otto in battuta, otto foro grande), bloccare la corda in modo che il primo a scendere possa installare il discensore e porsi in posizione d’attesa
  • Appena il primo inizia la calata, sbloccare la corda, continuando a controllarla e tenendola bloccata con le mani, pronti a gestire eventuali sfregamenti e a calare su indicazione del primo.
  • Una volta che il primo riesce a vedere la base della cascata, si mette in posizione d’attesa e si fa calare rapidamente, comunicando con il segnale convenzionale (due fischi)
  • Quando il capo della corda è “a misura”, cioè a 1 metro dalla superficie dell’acqua, con un fischio solo comunica lo stop a chi manovra la corda
  • Esce quindi dalla vasca e, dopo aver valutato la situazione, segnala con tre fischi la corda libera.


La comunicazione avviene con un sistema codificato di fischi, che consente di capirne il significato anche in presenza di forte rumore causato dalla cascata, come già descritto nella scheda. Per questo motivo, è importante che chi scende parta già con il fischietto in bocca pronto per l’uso!


Osservazioni

  • Dopo ogni discesa, la corda dovrà essere regolata a misura nel caso in cui il capo terminale si avvicini troppo al pelo dell’acqua, su indicazione di chi è già sceso, o, nel caso in cui l’arrivo sia visibile, direttamente dall’alto.
  • La regolazione della corda “a misura” va utilizzata ogni qual volta vi sia, alla base della cascata, una vasca profonda o quando la vasca non sia visibile dall’alto.
  • Viceversa, la tecnica di regolazione della corda non andrà usata quando non vi è acqua alla base o la vasca è profonda poche decine di centimetri. In questo caso, va prestata maggiore attenzione al rischio di perdita della presa sulla corda.


Pericoli nella realizzazione o utilizzo, possibili errori di esecuzione

  • Prima di iniziare la discesa, verificare che non si siano formati nodi sulla corda, scuotendola per farla affiorare dalla cascata.
  • È fondamentale comandare la calata della corda non appena si vede la base della cascata, senza rischiare di vedere la corda che finisca prima che ci si ricordi di fischiare.
  • Inoltre, va sottolineato che non bisogna assolutamente fare alcun nodo di sicurezza sul capo terminale della corda, pena l’inutilità di tutta la manovra e la conseguente possibilità di rimanere bloccati sotto la cascata.
  • Mancanza del fischietto: per il primo è di vitale importanza. NON si deve consentire di effettuare la manovra da primo a chi non è dotato di fischietto, nemmeno se il flusso d’acqua presente ha una portata esigua.
  • Non commettere l’errore di regolare la corda esattamente a pelo d’acqua; con l’allungamento dovuto al peso della persona, si avrebbe comunque un eccesso di corda nella vasca, anche se lieve, che potrebbe trattenere la persona sotto il getto.
  • Prestare inoltre molta attenzione a non lasciare la corda troppo corta: vi sarebbe un rischio troppo alto di perdere la presa sulla corda, precipitando a valle. Chi scende deve sempre mantenere sotto di sé una lunghezza di corda di alcuni metri, per avvalersi di un margine di sicurezza nel caso di perdita di controllo della stessa.
  • Compagno che manovra la corda, a monte: se non si è assicurati con le longe, in caso di problemi, manovre brusche o d’emergenza si potrebbe perdere l’equilibrio e precipitare.
  • Attenzione: se la cascata ha una portata notevole, non è questa la soluzione migliore per affrontare la calata. Il problema andrà risolto o attrezzando la calata in modo da scendere al di fuori del getto o utilizzando altre tecniche, quali deviatori o ancore galleggianti per consentire al primo di raggiungere la base in una posizione sicura. Successivamente, gli altri componenti della squadra scenderanno utilizzando, ad esempio, una teleferica.
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