Discesa in automoulinette: differenze tra le versioni

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L’uso di questa tecnica si applica nella situazione più semplice: la discesa su una verticale pressoché asciutta, con arrivo in una vasca di ricezione senza acqua, o comunque con una profondità dell’acqua tale da essere trascurabile.
 
L’uso di questa tecnica si applica nella situazione più semplice: la discesa su una verticale pressoché asciutta, con arrivo in una vasca di ricezione senza acqua, o comunque con una profondità dell’acqua tale da essere trascurabile.
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Bisogna dimenticarsi di lanciare la corda: la corda andrà invece stesa, in modo da evitare che nel lancio possa annodarsi o attorcigliarsi attorno a rami, e magari far cadere qualche sasso. Durante la discesa, inoltre, vi è il vantaggio che eventuali punti di contatto con la roccia si ripartiranno sull’intera lunghezza della corda, visto che questa scorrerà attraverso l’anello dell’ancoraggio.
 
Bisogna dimenticarsi di lanciare la corda: la corda andrà invece stesa, in modo da evitare che nel lancio possa annodarsi o attorcigliarsi attorno a rami, e magari far cadere qualche sasso. Durante la discesa, inoltre, vi è il vantaggio che eventuali punti di contatto con la roccia si ripartiranno sull’intera lunghezza della corda, visto che questa scorrerà attraverso l’anello dell’ancoraggio.
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Terminata la calata, ci si ritroverà con la lunghezza strettamente necessaria della corda, senza averla sfilata completamente dal kit-boule
 
Terminata la calata, ci si ritroverà con la lunghezza strettamente necessaria della corda, senza averla sfilata completamente dal kit-boule
  

Versione delle 12:38, 15 gen 2013

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