Longe: differenze tra le versioni
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− | + | Fondamentale per le manovre in forra. E’ quel dispositivo che permette di appendersi in sicurezza ad un ancoraggio esposto o di raggiungere la sosta usando un mancorrente.'' | |
− | + | La norma EN 354 prevede che la longe sia un cordino di posizionamento con lo scopo di collegarsi ad un punto di ancoraggio o alla corda. I cordini di posizionamento in commercio sono inadatti ad assorbire energia, proprio perché concepiti solo per il posizionamento. Ecco perché le longe devono essere utilizzate mantenendole sempre in tensione e in situazioni di rischio potenziale con fattore di caduta non superiore a uno (in pratica, bisogna essere appesi alle longe e non agganciare il moschettone ad un punto che sia più in basso dell’imbrago). | |
− | + | La longe che usiamo è doppia, ad “Y”, con rami asimmetrici, uno lungo e l’altro più corto. Le longe possono essere confezionate in corda dinamica intera (EN 892) - ne servono circa 3 metri - meglio se di piccolo diametro (circa 9 mm, comunque mai inferiore a questo valore). Il ramo lungo non deve essere più lungo del braccio in estensione, mentre il ramo corto deve essere lungo più o meno la metà di quello lungo. Con questa spiegazione, risulta evidente che la lunghezza di una longe non può essere standard per tutti, poiché una persona alta 160 cm avrà esigenze diverse rispetto ad una alta 190 cm. La lunghezza della longe va quindi adeguata individualmente. | |
− | + | Alle estremità dei due rami, vanno fatti due nodi mezzo inglese (in alternativa nodo delle guide), mentre nella parte centrale si fa un nodo trilonge. Questo nodo particolare offre buone prestazioni nell'assorbimento dell'energia derivante da una caduta. Inoltre presenta una terza asola che, all'occorrenza, può essere impiegata come longe supplementare molto corta. | |
− | + | Prestare bene attenzione affinché i capi morti dei nodi siano lunghi almeno 10 cm dopo che siano stati tensionati con il carico. | |
− | + | Una buona alternativa è costituita dalla longe preconfezionata di marca Petzl mod. Spelegyca, che per contro presenta lo svantaggio di non poter regolare la lunghezza dei due rami individuali. La lunghezza prefissata dei due rami, in particolare di quello corto, comporta la necessità di usare alcuni accorgimenti nell'esecuzione di certe manovre particolari, quali, ad esempio, l'uso della mezza longe per il [[Superamento di un nodo in discesa con bloccanti meccanici|Superamento di un nodo in discesa con bloccanti meccanici]]. | |
− | + | Tassativamente da escludere, invece, le longe fatte con materiali anelastici, quali cordini in kevlar o dyneema, che non reggerebbero in caso di caduta, o le daisy-chain, troppo delicate e il cui uso rischia di far commettere errori mortali. | |
− | + | I moschettoni che usiamo sulla longe sono tutti e due con ghiera a vite; in alternativa, sul ramo corto si può usare un moschettone con doppia leva di sicurezza, tipo Kong Tango, Salewa Attack o CT K-Advance. Da escludere l'uso di moschettoni con ghiera automatica, tipo tripla sicurezza (tri-act) o a due movimenti (twist-lock), oppure quelli da ferrata (ovviamente a parte il Kong Tango o simili). Non vanno bene nemmeno i moschettoni ad alto carico, perché troppo voluminosi per l'inserimento, pesanti e sostanzialmente inutili per il nostro scopo. | |
− | + | La longe va collegata all’anello centrale dell’imbrago con una maglia rapida rettangolare n. 7 o 8, oppure facendo il nodo trilonge direttamente nell’anello. Da mettere al bando longe collegate con moschettoni, anellini portachiavi, ecc. | |