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Elenco delle forre attrezzate Procanyon
Catasto AIC IM015
Comune Triora - IMPERIA
Quote Ingresso 515 m
Uscita 485 m
Dislivello 30 m
Sviluppo 300 m
Visualizza la carta topografica
Tempi Navetta non necessaria per il solo Grognardo; possibile ma non obbligatoria in caso di concatenamento con l’Argentina
Avvicinamento 15 min
Progressione 45 min
Ritorno 20 min
Interesse Locale; Regionale se concatenato con l'Argentina
Difficoltà v2 a2 I
Numero calate 5, alcune evitabili con toboga o descalate ipogee
Corde consigliate 1 da 30 m
Periodo Da maggio a ottobre; in caso di concatenamento da giugno a ottobre
Vie d'uscita 1
Materiali Muta completa
Cartografia IGC 1:50.000 tavola 15;
Multigraph 1:25.000 Alpi Marittime e Liguri Valli Roya, Nervia, Argentina;
Ist.Geografico De Agostini 1:10.000 Triora e il suo territorio
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto  


Presentazione generale

Forra molto breve, … "forra bonsai", … ma vera forra, con roccia lavorata, belle pozze e un inforramento finale veramente estetico. Praticamente obbligatorio concatenare il percorso con l’Argentina (ProCanyon) ove il Grognardo confluisce in corrispondenza della grande pozza finale nota come Lago Degno; in tal caso l’insieme dei due percorsi si presenta vario, sufficientemente lungo e veramente appagante sia sotto il profilo estetico/ambientale che sotto il profilo ludico/sportivo.

Accesso a valle

uscire dalla A10 al casello di Arma di Taggia. Scesi all’Aurelia, da Arma di Taggia si risale la N.548 della Valle Argentina sino a Molini di Triora, passando per Taggia, Badalucco, Agaggio.
Subito prima del paese di Molini di Triora prendere a sx per Colle Langan - Melosa - Pigna e parcheggiare al primo tornante a sx (2Km.dal bivio).

Avvicinamento

Dal parcheggio prendere l’evidente sentiero pianeggiante (segnavia ProCanyon) che parte all’esterno del tornante e in circa 15’ si raggiunge un pontino di legno che segna l’entrata del percorso.

Profilo della forra

Visualizza il profilo

Descrizione

Le difficoltà si succedono ben concatenate con un prima cascatina di 2 mt (2 golfari a dx, rocce nella vasca di ricezione) e una successiva cascata (6mt. catena e deviatore a sx) che parte a scivolo (possibilità di toboga o tuffo tecnico).
Il successivo scivolo (6mt catena dx) deve esser affrontato con la corda per la presenza di massi e zoccolo di roccia.
Un successivo toboga aperto di 10/12 mt appoggiato (catena sx) può esser anche temerariamente affrontato in scivolata.
Giunti all’orrido di uscita è possibile calarvisi dentro (mancorrente e catena a sx) ma c’è anche la possibilità di scendere descalando nel buco proprio sotto il mancorrente. Dopo il bellissimo incassamento due brevi scivoli portano al Lago Degno

Ritorno

Dalla grande pozza finale (Lago Degno) dove il Grognardo incontra l’Argentina risalire subito dopo la pozza a dx nel bosco e in pochi minuti in salita si raggiunge il sentiero di accesso poche centinaia di metri prima dell’entrata. Prendere allora a sx per tornare al parcheggio
Concatenamento con l’Argentina (senza navetta) : subito dopo l’inforramento/orrido (e quindi prima dei due brevi scivolini che portano al Lago Degno) si risale a sx (corde fisse e segnavia ProCanyon), ripidi e un po’ esposti, la sponda del Grognardo; la traccia traversa a dx per poi spianare e raggiungere il sentiero nel bosco pianeggiante che sovrasta l’Argentina in riva dx. In pochi minuti si giunge al vecchio Ponte della Mauta da cui si può accedere facilmente al torrente per percorrerne il tratto più inforrato ed interessante sino al Lago Degno.
Concatenamento con l’Argentina (con navetta) : posteggiare a valle al tornante come da presente scheda. Ritornare a Molini, risalire sino a Triora e poi Loreto (ponte sospeso) e posteggiare come da scheda Argentina. Scendere prima l’Argentina e al Lago Degno risalire al sentiero di accesso.
Vedasi per entrambe le soluzioni la planimetria

Logistica, vitto e alloggio

Visitate i siti dei rifugi di Triora e del comune di Triora dove potrete trovare informazioni e contatti per poter dormire e mangiare sul posto, magari per una visita di più giorni di questa stupenda parte della Valle Argentina

Categoria: Procanyon - forre

Catasto AIC GE003
Comune ARENZANO - GENOVA
Situato all'interno del Parco Regionale del Beigua
Quote Ingresso 280 m
Uscita 130 m
Dislivello 150 m
Sviluppo 1.500 m circa
Visualizza la carta topografica
Tempi Navetta 0 km
Avvicinamento 1h
Progressione 3h
Rientro 20'
Interesse Regionale
Difficoltà v2 a2 II
Numero calate 9, max 10 metri
Corde consigliate 1 da 60 m
Periodo Da aprile a ottobre, in piena estate scorrimento ridotto
Vie d'uscita Si
Materiali Muta
Cartografia Carta (1:25.000) - Il Parco Naturale Regionale del Beigua - Studio Cartografico Italiano Genova
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto  

Presentazione generale

Facile e divertente gola, ideale per i neofiti. L'acqua del Rio Lerca ha scavato profondi laghetti tra il monte Rama e l'Argentea. A causa dell'inclinazione degli strati rocciosi la gola presenta un lato strapiombante e l'altro inclinato che, in alcuni tratti, permette di evitare l'acqua.

Accesso

Uscire dalla A10 Genova - Ventimiglia al casello di Arenzano. Si svolta a destra in direzione Cogoleto e dopo poche centinaia di metri si giunge al dosso della localita' Colletta, appena cominciata la discesa si svolta a destra (indicazioni varie di strutture industriali e commerciali) e si prosegue in discesa. Si passa sotto il ponte dell'autostrada e dopo due tornanti, sempre in discesa, si arriva ad un bivio, da qui si prosegue (indicazioni marroni per "Agriturismo Argentea") sulla strada principale e dopo una leggera salita ed un piano si arriva di fronte ai magazzini della Coop. Si prende quindi a sinistra, la strada si stringe e poco dopo si passa su un ponte, si prosegue ora in salita e dopo un tornante si giunge in localita' Case Soprane. Parcheggiare in prossimità di un sentiero che si stacca sulla sinistra, proprio di fronte ad un agriturismo.

Avvicinamento

Si prosegue sulla strada asfaltata fino al termine, dove si trova una fonte. Da qui parte sulla destra una strada sterrata (dopo la sbarra si trova il pannello Pro Canyon ) che, dopo alcuni ripidi tornanti, risale a mezzacosta il vallone del rio Lerca, in riva sinistra. Dopo circa 45' minuti si giunge ad un bivio (seguire i cartelli con indicazione "Canyon") dove si prende a sinistra, rimanendo sulla mulattiera piu' larga. Giunti all'uscita di un bosco di pini, in una ampia curva verso sinistra, si incontra un'affluente, spesso secco, che scende verso il fondo del vallone; si prosegue ancora per poche decine di metri, entrando in un boschetto. Un "bollone" bianco su un albero sulla sinistra del sentiero segnala le tracce che portano, in ripida discesa, alla prima cascata.

Profilo della forra

Descrizione

Raggiunta l'acqua si incontra subito la prima calata, attrezzata in riva sinistra. Ha inizio la serie di calate e salti in fantastici e puliti laghetti, dove l'unica schiuma è prodotta dalle macerazione delle foglie. Le pozze verdi si susseguono e qualche calata può essere evitata con dei tuffi; qualche piccolo toboga rende ancora più divertente la discesa. Da segnalare in particolare un bel passaggio al di sotto di un masso incastrato a 10 metri dall'acqua ed alcuni laghetti in cui sbizzarrirsi in tuffi da tutte le altezze. Dopo l'ultima calata, armata con mancorrente in riva sinistra, si prosegue per altri dieci minuti fra laghetti e si giunge in corrispondenza di una piccola presa in pietra.

Rientro

Dalla presa dell'acqua parte un sentiero a sinistra che segue l'acquedotto. Poco prima della proprietà privata (cancello) un sentiero si stacca sulla sinistra (corde fisse) ed in dieci minuti torna sulla strada sterrata fatta all'andata.

Categoria: Procanyon - forre

Catasto AIC IM001
Comune PIGNA - IMPERIA
Quote Ingresso 570 m
Uscita 430 m
Dislivello 140 m
Sviluppo 700 m circa
Tempi Navetta 0 km
Avvicinamento 30'
Progressione 2h
Rientro 10'
Interesse Regionale
Difficoltà v2 a2 II
Numero calate 7 calate, max 13 metri
Corde consigliate 1 da 30 m
Periodo Maggio-Giugno-Luglio-Agosto-Settembre
N.B. ATTENZIONE
A monte della forra è presente la Diga di Tenarda, capacità massima 2.000.000 mc. Uso acqua potabile, non si hanno notizie di rilasci. Ente competente: AMAIE S.p.A. 0184/5381
Vie d'uscita da verificare
Materiali Muta
Cartografia  
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto  


Presentazione generale

Corta e divertente discesa sotto le imponenti pareti del Monte Toraggio. La discesa, dentro ad una gola sempre abbastanza ampia ma suggestiva, offre bei passaggi in acqua pulita.

Accesso

All'uscita autostradale di Ventimiglia si attraversa la cittadina, seguendo le indicazioni per Bordighera. Appena usciti da Ventimiglia si svolta a sinistra sulla strada per la Val Nervia, in direzione di Dolceacqua. Si supera lo splendido borgo medievale e si continua a risalire la valle, verso Pigna. Superato anche l'abitato di Pigna si seguono le indicazioni per Buggio. Giunti alla base del paese, arroccato su una scoscesa collina, una strada sale ripida a sinistra e, dopo 3 tornanti, si giunge alla piazzetta principale. Si prosegue oltre e si incontra un quarto tornante. Il posto migliore per parcheggiare e' un piccolo spiazzo sulla destra, prima del tornante, infatti continuando oltre la strada diventa sterrata.

Avvicinamento

Dal tornante parte un senitero, segnato in bianco-rosso, che inizia con un tratto in salita e, dopo pochi minuti, diventa pianeggiante a mezza costa, inoltrandosi nella gola; dopo circa 25 minuti di cammino si prende una evidente deviazione sulla destra, in ripida discesa, che porta all'acqua.

Rientro

Giunti ad una stazione per il rilevamento del livello dell'acqua, con idrometro, si esce in riva destra. Da qui si prende un comodo sentiero che riporta in paese. Giunti alle prime case si passa a destra sotto un voltino in pietra e, grazie ad una scalinata in cemento, si raggiunge la strada asfaltata, poco prima dello spiazzo in cui si e' lasciata l'auto.

Note

Il percorso si trova all'interno del neonato Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri (Legge regionale n. 34 del 23/10/2007).

Categoria: Procanyon - forre

In casa nostra

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