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Elenco delle forre attrezzate Procanyon
Catasto AIC IM005
Comune Pornassio (IM)
Quote Ingresso 540 m
Uscita 400 m
Dislivello 140 m
Sviluppo 1300 m
Tempi Navetta 1,9 Km
Avvicinamento 35 min a piedi, possibile con auto tipo fuoristrada o Panda in 15 min
Progressione 3,5 h
Ritorno 5 min
Interesse Regionale
Difficoltà v3 a3 II
Numero calate 15 ca., max 14 m
Corde consigliate 1 da 50 m + soccorso (numerosi mancorrenti)
Periodo Da aprile a ottobre
Vie d'uscita Si
Materiali Muta
Cartografia Edizioni Multigraphic Alpi Marittime e liguri foglio 107 1:25.000
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto  


Presentazione generale

Bella forra acquatica immersa in un ambiente selvaggio, con scorrimento anche nei mesi estivi. Tre bei tratti inforrati dove è possibile effettuare alcuni salti e toboga.

Accesso a valle

DA IMPERIA: Usciti dalla A10 Imperia ovest, svoltare a dx su ss28 del colle di Nava direzione Torino. Arrivati a Pieve di Teco, oltrepassare l’abitato di 2 Km ca. e svoltare a sx su strada locale direzione Mendatica/Monesi. Si prosegue per altri 4 Km ca. attraversando l’abitato di Ponti di Pornassio fino ad affrontare una doppia curva sx/dx ed un ponte che scavalca il rio S.Lucia (uscita del torrente). Proseguire per altri 200 m. percorrendo tutto il rettilineo e parcheggiare l’auto sotto i castagni nel piazzale sterrato situato a sx.
DA ALBENGA: usciti dalla A10 Albenga svoltare a dx direzione Alberga centro e subito dopo all’’incrocio con semaforo ancora a dx direzione Pieve di Teco (SS 453). Arrivati in paese seguire le stesse indicazioni del percorso da Imperia.

Avvicinamento

Dal parcheggio imboccare la strada sterrata che sale verso la collina direzione sud e percorrerla per Km 1.9 fino a raggiungere (200m. prima del secondo tornante a dx) i segnavia PRO CANYON che indicano a sx l’accesso attraverso il bosco (5 min. in discesa).

Profilo della forra

Visualizza il profilo (pdf 292 KB)

Descrizione

E' caratterizzata da tre belle zone inforrate che si alternano ad altrettante più aperte, marmitte sufficientemente profonde dove è possibile tuffarsi ( 9 m.) e toboga verticali (8 m.).
Dopo la prima zona inforrata si incontra una C14 dove l’armo è un po’ esposto si consiglia di raggiungerlo montando un mancorrente sull’apposito armo (la roccia è molto scivolosa).
Note tecniche
Il percorso è composto da una quindicina di calate, alcune disarrampicabili altre superabili con tuffo o toboga. Attenzione il percorso è reso un po’ impegnativo a causa della roccia molto scivolosa.
Controllare la portata dal ponte della provinciale (uscita torrente) prima di entrare, molte delle calate sono sotto cascata o da scendere in disarrampicata in piena corrente.

Rientro

Incontrata la seconda diga che attraversa il rio (430 m.), si intravede un’abitazione tra la vegetazione. Uscire dal torrente e percorrere il canale dell’acqua in riva dx fino al raggiungimento della strada provinciale.

Categoria: Procanyon - forre

Catasto AIC GE015
Comune NE' - GENOVA
Quote Ingresso 350 m
Uscita 230 m
Dislivello 120 m
Sviluppo 1000 m
Visualizza la carta topografica
Tempi Navetta 3 km
Avvicinamento 5'
Progressione 2h
Rientro 5'
Interesse Locale
Difficoltà v2 a3 II
Numero calate 8, alcune evitabili o su armi naturali, calata più alta 10 metri
Corde consigliate 1 da 60 m
Periodo Da marzo a luglio
Vie d'uscita Nessuna nelle due strettoie, ovunque nella parte di marcia centrale.
Materiali Muta
Cartografia Carta (1:25.000) - Il Parco Naturale Regionale dell'Aveto - Studio Cartografico Italiano Genova
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto  

Presentazione generale

Vale la pena percorrerla per gli aspetti geologici unici in Liguria, come diversivo per chi ha già nella collezione i torrenti liguri più famosi. Presenta comunque due strettoie molto estetiche.

Accesso a monte

Si lascia la A12 Genova-Rosignano all'uscita di Lavagna e svoltare a destra in direzione nord verso Carasco. Dopo pochi chilometri si prende il bivio verso la Val Graveglia, sulla SP26. Superato Conscenti si prosegue verso Reppia per circa 7 km e si svolta a destra in direzione di Nascio. Dopo altri 2 km di ripidi tornanti si supera il paese e si posteggia in corrispondenza dello splendido ponte in pietra che scavalca la forra.

Accesso a valle

Si torna sulla strada della Val Graveglia e si prosegue verso Reppia. A circa 600 metri dal bivio, subito dopo il secondo ponte sul Graveglia (Ponte Lagoscuro), si trova sulla sinistra uno slargo per parcheggiare.

Avvicinamento

Si oltrepassa il ponte in pietra, dopo una decina di metri una traccia di sentiero si stacca sulla destra e scende al greto del torrente.

Profilo

Visualizza il profilo della forra

Descrizione

La prima strettoia si trova proprio sotto il ponte. Due brevi calate di 4 ed 8 metri, evitabili con tuffi e scivolata (o disarrampicata, a seconda delle condizioni idriche). Subito dopo la strettoia una calata di 5 metri fra i massi (tuffo possibile). A sinistra troviamo adesso un affluentino, e si prosegue per circa mezz'ora fra caos di massi e bassi risalti, con una sola calatina di 4 metri (evitabile con disarrampicata) a spezzare la marcia. In corrispondenza delle vecchie miniere ricompare abbondante l'acqua (una presa rilascia l'acqua precedentemente captata). Qua troviamo la seconda bella strettoia con una calata di circa 6 metri preceduta da lungo mancorrente, quindi la calata di circa 10 metri in corrispondenza di una piccola presa. Sempre in strettoia si incontrano una calatina di 3 metri, quindi una bella discesa di 8 metri e la calatina finale di 4 metri.

Rientro

Giunti alla confluenza con il torrente Graveglia lo si risale per un centinaio di metri, quindi si sale per sfasciumi sulla sponda, ritrovandosi in uno spiazzo di una vecchia miniera. Da qui una sterrata riporta all'auto.

Categoria: Procanyon - forre

Comune BORZONASCA
Quote Ingresso 1200 m
Uscita 850 m
Dislivello 350 m
Sviluppo 1000 m
Visualizza la carta topografica
Tempi Navetta 0 km
Avvicinamento 50'
Progressione 2h 45'
Rientro 10'
Interesse Locale
Difficoltà v3 a3 II
Numero calate 10 armate, più 2 aggirabili o scendibili su albero, calata più alta 22 metri
Corde consigliate 1 da 60 m
Periodo Da maggio a ottobre
Vie d'uscita Nessuna nella parte centrale inforrata, ambiente aperto prima e dopo la strettoia.
Materiali Muta
Cartografia Carta (1:25.000) - Il Parco Naturale Regionale dell'Aveto - Studio Cartografico Italiano Genova
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto  

Presentazione generale

Breve ma interessante percorso nello splendido e misconosciuto Parco Naturale Regionale dell'Aveto. La forra presenta una prima parte con forte portata ed una cascata piuttosto tecnica, divisa in due tronconi (8+22). Dopo una briglia ed un breve tratto di risalti, la forra presenta una strettoia notevole e ad inizio stagione la portata può rendere la discesa tutt'altro che rilassante.

Accesso

Si lascia la A12 Genova-Rosignano all'uscita di Lavagna e si svolta a destra in direzione nord verso Carasco. Da qui si svolta a destra in direzione di Borzonasca, che si trova 10 km più avanti. Appena entrati in Borzonasca si svolta a destra verso Pratosopralacroce. Altri 7 km di strada portano al paesino capoluogo di una serie di belle frazioni alle pendici del Monte Aiona. Superata la piazzetta del paese, poco dopo un ponte, si imbocca sulla sinistra una strada che sale verso una palestra di roccia ed un bed & breakfast (indicazioni). La stradina sale con ripidi tornanti che presto diventano sterrati. Quando la pendenza si riduce si incontra un bivio, dove si svolta a destra. Ancora poche centinaia di metri e si raggiunge il borgo abbandonato di Case Poragine. In corrispondenza delle prime case si trova sulla sinistra un sentiero segnato con segnavia rosso (alternati una croce rossa e, più raramente, un triangolo).

Avvicinamento

Il sentiero sale decisamente per una ventina di minuti, poi spiana leggermente e, a circa 35' di cammino dalla partenza, raggiunge le Malghe Zanoni. Da qui si puo' decidere se fare tutto il percorso o se invece evitare la parte superiore (a inizio stagione la portata di questa prima parte può essere troppo forte). Per l'accesso superiore dal trivio che si trova proprio dietro alle malghe si sale verso est, in forte salita per 10 minuti, fino ad incrociare il torrente. Per l'accesso intermedio si prosegue invece verso est in pianura lungo una condotta interrata, fino a raggiungere la "dighetta", partenza del percorso torrentistico.

Profilo della forra

Descrizione

La prima parte è costituita da 3 calate, in cui la grossa difficoltà, dopo avere sceso un facile risalto di una decina di metri, è rappresentata dalla bella cascata ad "S", divisa in due calate da 8 e 22 metri. La portata è sempre notevole, visto che la briglia si trova immediatamente a valle di questo tratto. Dopo la cascata si incontra una facile calatina. I primi 15 minuti di discesa dopo la "dighetta" sono piuttosto faticosi, in quanto attraversano piccoli caos di massi e alberi abbattuti. Poi, improvvisamente, un inconfondibile taglio nella roccia segna l'inizio della bella strettoia. Una successione di 6 calate fra i 4 ed i 13 metri, porta all'ultima bella calata di 17 metri, molto bagnata ed anche piuttosto infida in caso di portate notevoli, non rare visto che a fine estate la portata è ancora superiore ai 60-70 litri/sec. Dopo il bel laghetto che segna la fine della strettoia si prosegue per altri 20 minuti, gli unici ostacoli sono talvolta aggirabili (presente anche un simpatico passaggio ipogeo).

Rientro

5 minuti dopo aver superato un piccolo toboga di 3 metri si incontra un evidente mulattiera in riva destra (ometto e segni Pro Canyon) che porta velocemente ad una strada sterrata. La si percorre per circa 800 metri fino a tornare a Case Poragine.

Categoria: Procanyon - forre

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