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Elenco delle forre attrezzate Procanyon
Catasto AIC BS010
Comune Anfo - BRESCIA
Quote Ingresso 500 m
Uscita 400 m
Dislivello 100 m
Sviluppo 500 m circa
Visualizza la carta topografica
Tempi Navetta 2,5 km
Avvicinamento 5'
Progressione 1h 30'
Rientro 5'
Interesse Regionale
Difficoltà v3 a2 II
Numero calate 4, max 20 metri
Corde consigliate 1 da 50 m
Periodo Da maggio a novembre
Vie d'uscita No
Materiali Muta
Cartografia Carta Kompass 1:50.000 Foglio n. 103 - Le Tre Valli Bresciane
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto  


Presentazione generale

Breve forra, con poche calate, ma molto interessante quale percorso ideale per l'iniziazione al canyoning. In poche calate si possono trovare diverse difficoltà. Da non sottovalutare con una portata d'acqua interessante.

Accesso a valle

Raggiungere il paese di Anfo sulla sponda destra del Lago d'Idro. Quindi parcheggiare la vettura in Piazza Chiese.

Accesso a monte

A 300 metri dal paese di Anfo, verso Storo, risalire lungo la strada in direzione del Passo Maniva. Oltrepassare i primi due tornanti e, successivamente, un'ampia curva a sinistra ed una a destra; dopo quest'ultima curva, parcheggiare l'automobile in prossimità di una grande casa in pietra e di una chiesa.

Avvicinamento

Prendere, a piedi, il sentiero in discesa che parte dall'interno della curva; dopo circa 50 metri svoltare a destra. In pochi minuti si arriverà ad una passerella in cemento, sovrastante l'ingresso della parte inforrata del torrente.

Profilo della forra

Descrizione

La discesa della forra inizia entrando dalla passerella in cemento che la costeggia. Per raggiungere l'armo, sulla destra, è opportuno utilizzare i due chiodi resinati per il mancorrente; inoltre, è stato posto un deviatore: attenzione, non è ben visibile, ma c'è e va utilizzato! Dopo un brevissimo tratto a piedi, si arriva alla calata più alta, da 20 m, armata su un albero a destra raggiungibile partendo da un mancorrente posto a sinistra. La terza calata, in prossimità della quale è visibile la targhetta "Pro-Canyon", è attrezzata a sinistra con due chiodi non collegati e un deviatore. Infine, l'ultima calata è attrezzata sulla sinistra con mancorrente e catena. Superata un piccolo saltino, il torrente curva bruscamente a sinistra e ci si ritrova praticamente nel centro del paese, nei pressi di una comoda vasca ove lavarsi.

Categoria: Procanyon - forre

Catasto AIC BG013
Comune VALBONDIONE - BERGAMO
Quote Ingresso 1185 m
Uscita 970 m
Dislivello 215 m
Sviluppo 1000 m circa
Tempi Navetta 0 km
Avvicinamento 35'
Progressione 4-5 h
Rientro 5'
Interesse Nazionale
Difficoltà v4 a5 III
Numero calate 14 calate (prima del riattrezzamento)
Corde consigliate 2 da 60 m
Periodo Maggio-Giugno-Luglio-Agosto-Settembre
N.B. ATTENZIONE
A monte della forra è presente una diga con possibili rilasci.
Vie d'uscita
Materiali Muta
Cartografia IGM Valbondione 1:25000 / Kompass 104
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto  


Presentazione generale

 

Accesso

 

Avvicinamento

 

Descrizione

Il percorso parte con una disarrampicata passando sotto il ponte. Segue un piccolo salto che porta alla prima calata. Effettuarla ed installare il mancorrente che permette di accedere alla partenza della grande cascata da 50 metri. Seguono una breve calata ed un corridoio allagato. In caso di portate importanti sfruttare il lungo mancorrente in riva sinistra che evita il corridoio e permette una calata/salto (7 m). Un breve tratto aperto (salto/disarrampicata) permette di giungere a due belle sequenze attrezzate in riva sinistra (salti possibili). Un altro breve tratto di marcia/disarrampicata conduce ad un mancorrente che permette di oltrepassare il flusso in sicurezza ed iniziare la cascata frazionata a metà. Altre tre calate in rapida successione e si giunge ad una bellissima pozza che è possibile affrontare anche con un salto lungo. Da qui un altra breve marcia conduce al mancorrente ed all'ultima calata (salto possibile al limite dell'acqua bianca). Uscire dalla lunga pozza ed in breve al sentiero d'uscita segnalato nei prati in riva sinistra.

Rientro

 

Note

Numerose scappatoie in riva sinistra, una in riva destra.

Categoria: Procanyon - forre

Catasto AIC IM003
Comune Triora - IMPERIA
Quote Ingresso 1233 m
Uscita 705 m
Dislivello 530 m
Sviluppo 2,7 Km
Visualizza la carta topografica
Tempi Navetta 12 Km
Avvicinamento 30 min
Progressione 5 h
Ritorno 15 min
Interesse Regionale
Difficoltà v3 a2 IV
Numero calate 18
Corde consigliate 1 da 60 m
Periodo Da maggio a ottobre.
E’ consigliabile percorrere l’itinerario dopo un periodo piovoso in modo di trovare acqua anche nella prima parte,
almeno saltuariamente in corrispondenza dei salti di roccia del percorso.
Vie d'uscita 1
Materiali Muta completa
Cartografia MULTIGRAPHIC Firenze "Alpi Marittime e Liguri" tavola n.113 Scala 1:25000
IGC "Sanremo Imperia Montecarlo" tavola n.14 o "Alpi Marittime e liguri" Tavola n.8 Scala 1:5000
Cartoguide DE AGOSTINI "Triora e il suo territorio" Scala 1:10000
Coord. punto d'accesso al greto X 394740 Y 4874974
Coord. punto d'abbandono del greto X 396543 Y 4874212
Presentazione generale

Lungo e discontinuo percorso di carattere alpino, con ambiente austero e selvaggio in roccia calcarea. Un profondo senso di wilderness accompagna durante tutta la discesa e costituisce il principale motivo di interesse per questa forra.
Nella prima parte dell'itinerario purtroppo (a parte alcuni tratti e alcune pozze) l'acqua è in genere assente, ma ciò non pregiudica comunque l'interesse anche per tale tratto. Maestoso il "corridoio/scivolo" (denominato dalla popolazione locale come "Valle Scura") che porta alla nota calata della cosiddetta marmitta trappola. La parte finale sempre e finalmente in acqua presenta (seppur discontinua) pozze, incassamenti e calate molto suggestive.
Un lago quasi all'arrivo consente poi di concludere la discesa anche con un bel tuffo di mt.10.

NOTA: L'accesso proposto dall'abitato IL PINconsente di abbreviare notevolmente (-km.1,3) il lungo prologo senza interesse indicato nella Guida Gole e Canyons del Nord-Ovest scheda n.2, con un accesso a quota 1233 anzichè quello originario a quota 1550.

Accesso a valle

Uscita autostrada (A10) Taggia/Arma di Taggia/Sanremo Est. In fondo al lungo svincolo girare a sx. direzione est e prendere poi la SS 548 (al grande semaforo o poco dopo al ponte) che risale la Valle Argentina. Si raggiunge (passati gli abitati di Badalucco, Agaggio, Molini di Triora, Triora e Loreto) la località Creppo (comune di Triora). Poco dopo l'abitato di Creppo in un rettilineo si posteggia in corrispondenza di un tratturo che raggiunge la strada da sotto (slargo a dx per due auto o varie possibilità di posteggio sul bordo strada a valle).

Accesso a monte

Dal posteggio a valle si raggiunge il bel borgo di Realdo e si prosegue in direzione Bassa di Sanson con strada più stretta recentemente asfaltata per raggiungere, dopo esser passati per l'abitato di Borniga, il piccolo nucleo di case de Il Pin; si posteggia in corrispondenza di una cappelletta in cima ad una breve ripida salita.

Avvicinamento

Alla base della breve ripida salita che porta al posteggio, parte sottostrada un tratturo/sentiero che dopo un breve scivolo in cemento diventa erboso e torna indietro verso l'abitato di Borniga (due vasche fasciate di pietra). Lo si percorre per cira 100 mt. e poi si scende a dx nella valletta verso delle case di cui si intravedono già dall’alto i tetti (case Cabane). Giunti in prossimità delle case sulla destra, in corrispondenza di una piccola falesietta, si trova la partenza di un sentiero balcone che domina dall’alto il Vallone dell’Infernetto. Il sentiero porta in circa mezz'ora alla confluenza del Rio Boschetti con il Rio Cavernasecca/Garauda (quota mt.1233) dove anche toponomasticamente inizia l’Infernetto in prossimità delle c.d. Porte del Gerbonte (due coreografici spuntoni di roccia a forma di pala).

Profilo della forra

Visualizza il profilo

Descrizione

Dalla confluenza tra il Rio Boschetti e il Vallone Cavernasecca si scende lungo il greto asciutto del torrente per alcune centinaia di metri, effettuando alcune descalate in caos di blocchi e qualche digressione sulle sponde boschive. L’itinerario è in genere asciutto sino alla C23 dopo il grande masso, ma si trovano comunque anche nella parte a monte varie vasche in genere precedute da debole scorrimento. E’ consigliabile percorrere l’itinerario dopo un periodo piovoso in modo di trovare acqua in corrispondenza dei salti di roccia del percorso anche nella prima parte e in particolare nella Valle Scura.
In tale spettacolare tratto occorre gestire con cura lo sfregamento nella calata di entrata (25m.) Inoltre la discesa dell’intero corridoio è stata attrezzata in modo di tenersi sul lato destro. Nella calata successiva a quella della targhetta ProCanyon si troveranno dopo pochi metri due golfari scollegati che servono da sosta di sicurezza nel caso che invece di tenersi sul fianco dx ci si calasse dalla targhetta nella parte centrale con il rischio di trovarsi sotto la catena. Dalla ulteriore successiva sosta si raggiunge (utilizzare il deviatore) la catena sopra il grande masso della nota “marmitta trappola” . Dopo la Valle Scura un altro lungo tratto con vari caos di blocchi e digressioni sulle sponde porta (passato uno spettacolare enorme masso) alla bella cascata di 23 mt. con pozza molto incassata ed acqua sempre molto fredda, per la risorgenza che determina l’inizio dello scorrimento idrico. Di qui gli ostacoli si susseguono in modo quasi continuo.
Un ulteriore lungo tratto finale di cammino porta ad un ultimo lago dove è possibile effettuare un bel tuffo di mt.10.
Sono state attrezzate le sole difficoltà non altrimenti superabili in disarrampicata o evitabili con deviazioni sulle sponde. Nonostante lo scorrimento modesto occorre effettuare il percorso solo con tempo stabile in quanto le dimensioni del bacino di alimentazione e il carattere geomorfologico delle sponda sx lascia prevedere seri pericoli di piena in corrispondenza di fenomeni piovosi intensi. Anche se la sezione del percorso è in genere abbastanza ampia, per le alte e continue pareti laterali, non vi sono tuttavia vie di fuga se non praticamente a percorso terminato subito prima del salto da 10 mt (sentierino in riva sx). Un'unica possibilità esisterebbe in riva sx subito dopo la Valle Scura ma la difficoltà di individuazione, la complessità e l’esposizione ne fanno più una traccia da camosci che una potenziale via di fuga; si narra infatti che fosse utilizzata come passaggio segreto dai partigiani che trovavano rifugio dentro il greto dell’Infernetto in occasione delle retate delle forze di occupazione naziste.

Ritorno

Dalla confluenza tra il Rio Infernetto e il torrente Argentina si prende a sx un sentiero che porta ad un bel ponte di pietra che consente (100mt a monte) di attraversare l'Argentina. Dopo il ponte si prende a dx e si segue il tratturo che dopo 10 min gira a sx e in un altro paio di minuti si raggiunge l'auto.

Logistica, vitto e alloggio

Visitate i siti dei rifugi di Triora e del comune di Triora dove potrete trovare informazioni e contatti per poter dormire e mangiare sul posto, magari per una visita di più giorni di questa stupenda parte della Valle Argentina

Categoria: Procanyon - forre

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