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    Torrente Casenda Sondrio | Italia :: ph. Mirco Rossi
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    Torrente Baes Brescia | Italia :: ph. Ugo Peroglio
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    Rio Margherita Bolzano | Margherita :: ph. Erwin Kob
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    Takamaka Canyon Ile de la Réunion :: ph. Manuel Aragón
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    Torrente Saitta Messina | Italia :: ph. Michele Di Bella
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    Gole del Raganello Cosenza | Italia :: ph. Luca D'Alba
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Elenco delle forre attrezzate Procanyon
Catasto AIC LU002
Comune Careggine - LUCCA
Quote Ingresso 840 m
Uscita 570 m
Dislivello 270 m
Sviluppo  
Tempi Navetta NO
Avvicinamento 10 min
Progressione 3 h
Ritorno 1 h 15 min
Interesse Regionale
Difficoltà v5 a3 III
Numero calate 9
Corde consigliate 2 da 50 m
Periodo Da ottobre a giugno
Vie d'uscita Si, solo dopo la settima calata.
Materiali Muta
Cartografia carta dei sentieri e dei rifugi, Alpi Apuane, 1:25000 edizione Multigraphic
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto  


Presentazione generale

Tra i più verticali delle Apuane. Con portate sostenute fare molta attenzione ed usare tecniche adeguate sulle calate alte perché la roccia è molto tagliente ed è facile lesionare le corde.

Accesso a valle

Sulla strada che va da Castelnuovo Garfagnana a Piazza al Serchio prendere il bivio che indica Careggine e superato il paese lasciare l’auto in prossimità di un bel campo da calcio.

Avvicinamento

Da dove si è lasciata l'auto oltrepassare gli edifici del campo da calcio e prendere la strada in discesa dentro un castagneto fino ad arrivare ad un gruppo di case. Da qui tenersi sul crinale e poi scendere per il bosco per 100 m e siamo nel fosso.

Descrizione

Arrivati sul greto del torrente si vede immediatamente che le pareti iniziano a stringersi ed ad alzarsi, infatti subito dopo pochi metri si incontra la prima calata di sei\sette metri. Da qui in poi inizia la forra vera e propria con una calata disarrampicabile seguita da un piccolo toboga di un paio di metri e dietro una curva eccoci al primo salto alto. Per arrivare all'armo si deve montare un mancorente ed in più utilizzare un evidente deviatore sulla sinistra della verticale. Recuperate le corde si devono subito utilizzare per il prossimo piccolo salto che ci porta in una pozza dopo la quale abbiamo due opzioni: o tuffarci (5 mt) ed armare lo scivolo successivo od usare la catena ed arrivare direttamente all'attacco del salto da 45 mt, ricordandosi di utilizzare il deviatore per evitare di fare pendolo e finire in una nicchia. Finalmente sull'armo del 45, ricordarsi di ammirare lo splendido paesaggio delle Apuane prima di scendere. Da qui la forra si riapre e dopo un salto di una decina di metri resta solo l'ultimo 35. Qui sebbene sia stato montato un deviatore è opportuno debraiare le corde perché la roccia è diversa dalla parte superiore ed è molto tagliente e friabile. Ultimo mancorrente con catena dietro ad un grosso sasso ed ultime disarrampicate e siamo alla confluenza con il ramo sinistro ed all'uscita.

Rientro

Arrivati all’affluente sx cercare sulla dx un omino di pietra e su per il bosco, fino ad incontrare una traccia che porta alla partenza dell’ultimo salto alto (40 m) e proseguire per altri 20 min. Dopo aver costeggiato una parete di roccia fare attenzione a non prendere il sentiero che continua a salire a mezza costa ma quello di sx che sale di fianco alla parete di roccia. Dopo 5 min si entra in una strada che porta alle case in fondo al castagneto da cui si era passati per l’ingresso in forra

Categoria: Procanyon - forre

Catasto AIC LU011
Comune Coreglia Antelminelli - LUCCA
Quote Ingresso 550 m
Uscita 450 m
Dislivello 100 m
Sviluppo 750 m circa
Tempi Navetta NO
Avvicinamento 30'
Progressione 1h 30' - 2h 30'
Ritorno 15'
Interesse Regionale
Difficoltà v3 a3 II
Numero calate 6, max 15 metri
Corde consigliate 1 da 60 m
Periodo Da ottobre a giugno
Vie d'uscita No
Materiali Muta
Cartografia Carta dei sentieri e dei rifugi, Alpi Apuane, 1:25000 edizioni Multigraphic
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto  


Presentazione generale

Tra le più acquatiche e ludiche delle Apuane, forra dal forte impatto estetico, si sviluppa in un meraviglioso calcare spettacolarmente scavato dall'acqua di fusione. Con portate sostenute fare molta attenzione.

Accesso

Da Altopascio si percorre la provinciale che risale la valle Serchio in riva sinistra, poco prima di Fornaci di Barga un bivio sulla destra sale verso Filecchio. Si sale per 1,8 km fino ad incontrare un bar-negozio. Sulla destra troviamo tre stradine, si prende quella più a destra e si prosegue per circa 700 metri ignorando le altre deviazioni. Giunti di fronte ad un casolare sulla destra parte una sterrata, la si segue per circa 300 metri fino ad un evidente tornante sulla destra, nel bosco, con un piccolo spiazzo in cui parcheggiare.

Avvicinamento

Dal parcheggio si sale nel bosco, dopo pochi minuti si incontra un segno bianco su un albero e poco dopo si raggiunge un sentiero che costeggia una recinzione. Si scende leggermente fino ad incontrare una sterrata. Si prosegue verso est fra saliscendi, la strada si trasforma in sentiero e comincia a seguire un grosso tubo nero dell'acquedotto. Si oltrepassa il torrente su una passerella (sempre seguendo il tubo) e giunti in riva sinistra si continua fino a quando il sentiero si allarga ed è possibile scendere facilmente al greto del torrente.

Descrizione

Entrati nel greto la progressione porta velocemente ad un possibile tuffo di 3 mt (attenzione la pozza sottostante è poco profonda), l'ostacolo è altrimenti facilmente disarrampicabile, poco più avanti troveremo un piccola ma successiva strettoia che termina con un tuffo delicato di circa 1 m, successivamente la progressione porta velocemente ad uno dei punti più interessanti un bellissimo toboga di 6 m che si sviluppa in uno stupendo meandro (ATTENZIONE alla possibile presenza di ghiaia sul fondo). Poco oltre si troveremo un facile tuffo di 5 m in una bella pozza estremamente profonda. Si cammina ancora un poco fino a trovare una calata di 10 m armata in riva destra, con mancorrente ed armo protetto ma poco visibile. Ancora un piccolo tuffo di 2 m e alcuni passaggi da disarrampicare portano sull'ultima calata del percorso, quella da 15 m armata in riva destra completamente fuori dall'acqua. Non resta che una breve camminata nel greto del torrente, per arrivare alla briglia che si scende con armo in riva destra.

Rientro

Dopo la briglia si cammina per centocinquanta metri e si incontra un ponte dell'acquedotto, si può uscire in riva sinistra e tagliare un ansa di fiume. Giunti ad un secondo ponte dell'acquedotto si riattraversa per uscire in riva destra. Dopo duecento metri si ritrova la sterrata, la si risale per 5 minuti e si raggiunge l'auto.

Categoria: Procanyon - forre

Catasto AIC UD013
Comune Moggio Udinese / Chiusaforte - UDINE
Quote Ingresso ~ 700 m
Uscita 340 m
Dislivello ~ 360 m
Sviluppo ~ 2500 m
Tempi Navetta 1 km
Avvicinamento 1,5 h
Progressione 4 h
Ritorno 5 min
Interesse Internazionale
Difficoltà v4 a4 V
Numero calate 16, max 33 m
Corde consigliate 2 da 50 m
Periodo Da luglio a settembre
Vie d'uscita no
Materiali Muta indispensabile
Cartografia Carta Tabacco 1:25000 foglio n. 018 - Alpi Carniche Orientali, Canal del Ferro.  Visualizza la cartina
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto 33t 0366575 5139990


Presentazione generale

Si tratta, probabilmente, della più bella forra di tutto il Friuli Venezia Giulia. Molto acquatica e continua, è caratterizzata dalla possibilità di fare diversi tuffi. L'ambiente è sempre molto imponente e grandioso mentre la progressione è divertente e varia. Si noti che la presente descrizione si riferisce alla parte inferiore del Rio Simon. La parte superiore così come descritta nelle pubblicazioni reperibili sul mercato non ha le caratteristiche di un itinerario Pro-Canyon.

Accesso a valle

Percorrendo la statale 13 in direzione verso Tarvisio, subito dopo la galleria che si incontra passato l'abitato di Resiutta, si gira al bivio per Roveredo e, in breve, si raggiunge il ponte sul Rio Simon che è il punto di uscita della nostra gola e dove si può lasciare un'auto. Fare attenzione ai furti !

Accesso a monte

Percorrendo la statale 13 in direzione Tarvisio, subito dopo la galleria che si incontra passato l'abitato di Resiutta, si gira al bivio per Roveredo e, raggiunto tale piccolo centro si parcheggia presso la chiesa.

Descrizione

A pochi metri dalla chiesa parte il ripido sentiero 424 con indicazioni per Casera Cite. Dopo un primo faticoso tratto ripido (attenzione a non perdere la via, seguire i paletti bianchi e rossi), il sentiero piega prima verso est e poi verso nord costeggiando sempre la valle del Rio Simon e tenendosi alto sulla destra orografica. Fare attenzione al bivio nei pressi di alcune croci in ferro (circa 40 ') dove bisogna proseguire dritti e non prendere il più evidente sentiero in salita.Poco dopo, in corrispondenza di un affluente, si stacca, sulla destra un poco evidente sentiero in discesa (a circa 1 ora dall'auto). Seguirlo per circa 30' fino a raggiungere l'alveo (omettto).
Da qui si raggiunge facilmente la prima serie di calate (4 in rapida successione). La gola prosegue quindi in un alternarsi di tuffi e calate fino a pervenire ad una caratteristica calata che
si effettua dalla sommità di un 'enorme masso incastrato in mezzo alla gola (ancoraggi per eventuale teleferica previsti alla base del salto). Superati ancora un paio di salti si perviene ad una zona larga e solatia che prelude allo spettacolare salto nel buio costituito dalla cascata successiva (33m - verticale più alta dell'itinerario). Da qui la gola continua, profondamente incassata, ancora per un tratto caratterizzato da alcuni salti minori per poi terminare di colpo con una spettacolare rampa inclinata che è preferibile scendere con la corda, anche se sembra facile, a causa della roccia marcia e scivolosa. Da questo punto, per raggiungere il parcheggio, non restano che alcuni minuti di cammino lungo il fiume.

Categoria: Procanyon - forre

In casa nostra

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