Catasto AIC RI003
Comune Collalto Sabino - Rieti
Quote Ingresso 700
Uscita 550
Dislivello 150
Sviluppo 2,2 km (dalla Mola)
Visualizza la planimetria (.pdf 144KB)
Tempi Navetta 12 km
Avvicinamento '45 min
Progressione 2 h
Ritorno 15 min
Difficoltà V2 A3/A5 II
Numero calate 7, max 9m
Corde consigliate 1 da 25m
Periodo Da aprile a giugno ma anche in autunno-inverno
Vie d'uscita Possibili
Materiali Muta completa indispensabile
Cartografia  IGM 1:25000 145 III NO 
Coord. punto d'accesso al greto  
Coord. punto d'abbandono del greto  


Presentazione generale

Breve ma interessante gola ad andamento orizzontale, piuttosto acquatica e ludica. Sono attrezzati 7 salti, tutti tuffabili (con estrema attenzione) o disarrampicabili, il più alto è di circa 9m. Non sottovalutare comunque una discesa con portate importanti, infatti alcuni piccoli salti e scivoli, si rivelano delle vere e proprie trappole.

Accesso a valle

Dall'uscita autostradale di Carsoli (Roma-L'Aquila), svoltare a sinistra e seguire le indicazioni per Rieti, Turania. Proseguire sulla provinciale fino ad un incrocio con indicazioni per Collalto Sabino (circa 11 km dal casello), svoltare a destra subito prima del ponte sul Fosso di Riancoli. Dopo 200 mt, in prossimità di un tornante a destra, parcheggiare l'auto.

Accesso a monte

Proseguire fino a Collalto Sabino. In prossimità del paese svoltare a destra prendendo la strada in discesa. Dopo pochi km svoltare a sinistra in direzione Collegiove, passare un incrocio con indicazioni Nespolo e proseguire ancora fino superare un ponte sul fosso di Riancoli, dopo 100m svoltare a sinistra su strada sterrata che costeggia il fosso. Continuare sulla sterrata fino al suo termine, 1 km circa, dove è possibile parcheggiare l’auto.

Avvicinamento

Rimanendo sulla riva destra del fosso, si raggiunge un rudere della “Mola tra le Vene”, lo si attraversa e si prosegue sulle tracce del sentiero che costeggia il torrente. Seguire le tracce, che spesso rientrano nel greto del torrente, senza mai allontanarsi troppo dal greto. A volte le tracce si perdono, in tal caso verificare se proseguono sull'altra sponda. Continuare lungamente per circa 45 minuti, fino ad incontrare un primo salto di 3m, armato con 2 fittoni, dove è necessario indossare la muta.

Descrizione

Il salto di 3m è tuffabile tuttavia può essere aggirato facilmente in riva sinistra ma solo se la portata non è troppo elevata. Si continua superando piccoli scivoli, marmitte e qualche laghetto, fino ad arrivare ad un salto di 3m, catena a destra, dove è possibile tuffarsi o tobogare. Si supera un lungo lago e si continua ancora fino ad incontrare il tratto più inforrato dell'itinerario che inizia con un salto da 9m, armato sia in riva sinistra con mancorrente e catena, che in riva destra con catena dalla quale si scende prima su un terrazzino e poi con altri due fittoni si scende in una grande vasca. Salto tuffabile previa attenta verifica della vasca che spesso ospita tronchi incastrati. Dalla base del salto si deve attraversare a nuoto la vasca per raggiungere, sempre in riva sinistra, una catena per il successivo salto da 8m, anch'esso tuffabile. In caso di portate generose, non è semplice raggiungere l'altra sponda della marmitta, al termine della quale è necessario salire su di un masso piuttosto scivoloso. E’ conveniente seguire il flusso dell'acqua che sgorga a sinistra del masso, facendo comunque estrema attenzione nel raggiungere la catena. Tenete presente che il maggior deflusso dell'acqua avviene in riva destra, per cui la corrente in quel punto non dovrebbe creare grossi problemi. Si supera un lago, poi si cammina ancora fino a trovare un piccolo tuffo da 2m. Ora si prosegue per un tratto più accidentato che presenta due sbarramenti naturali che in caso di forte portata possono essere pericolosi. Il primo è facilmente disarrampicabile in riva destra, il secondo è armato in riva destra, oppure è disarrampicabile in riva sinistra ma solo con poco scorrimento. Si consiglia l'uso dei fittoni a destra in caso di forte portata. Si continua ancora fino a trovare un saltino armato in riva sinistra, tuffabile con estrema attenzione per via dell’acqua piuttosto bassa. In breve si arriva all'ultimo salto di 4m, anch’esso tuffabile. In caso di forte corrente non è facile raggiungere il punto migliore per il salto, quindi in una nicchia in riva destra ci sono 2 fittoni per un mancorrente che permette di raggiungere l'ancoraggio con calata deviata che porta in una vasca usciti dalla quale si attraversa l'ultimo lungo lago della forra.

Rientro

Superato l'utimo lungo lago a nuoto, dopo neanche 100 metri, sulla sinistra subito prima di un affluente quasi sempre secco, si staccano un sentierino (palo con cartello Area naturale M.te Navegna) in leggera salita che in 10-15 minuti di marcia portano all'auto. In alternativa è possibile seguire il torrente fino al ponte in prossimità del bivio per Collalto Sabino.

Categoria: Procanyon - forre