“Si riparte, è quello che bisogna fare, è quello che va fatto, è il modo per onorare chi lo ha fatto sempre, con il ritmo nel cuore, con la luce negli occhi.Quel sorriso mi ha scaldato il cuore, mi ha dato una spinta, ho risentito la sua voce che mi ha detto di alzarmi, di divertirmi più che posso, di impegnarmi più che posso, di vivere più che posso.”



Queste sono le parole con cui un artista ha salutato un campione e che faccio mie, io che non ho il dono di saper scrivere con parole quello che vorrei che gli altri provassero. Sono le parole con cui anche io voglio dare il commiato ad un amico, che è stato un esempio in quanto a passione ed entusiasmo.

Maurizio Biondi, triestino, tecnico fuori dal comune, capace di inventare ed elaborare in maniera continua ed appassionata, anche dopo avere scoperto di essere malato. Per tutto questo tempo ha continuato la sua attività per l’associazione, per la sua SNC, e per il CNSAS.
È stato tra i fondatori dell’AIC, direttore della Scuola Nazionale Canyoning dalla fondazione, nel 2000, per oltre dieci anni, membro della Commissione Forre del Cnsas e poi istruttore nazionale della Scuola Nazionale Forre del Cnsas stesso.
Ha contribuito a dare un impronta moderna al torrentismo in Italia, introducendo e innovando tecniche oggi di patrimonio comune e diventando un punto di riferimento per chi ha fatto o fa parte di questa associazione.


Tutto questo a testimonianza di come Maurizio si sia dedicato alla vita e al torrentismo con un entusiasmo straordinario, divertendosi, impegnandosi, vivendo più che ha potuto.



Luca Dallari, Presidente AIC
Erwin Kob, Direttore SNC


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