Risalita su corda doppia

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Versione delle 10:33, 15 gen 2013, autore: Francesca.danesin (Discussione | contributi)

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Indice

Premessa

Se la risalita su corda singola può sembrare un’evenienza rara, ancor di più lo dovrebbe essere quella su corda doppia, almeno apparentemente.

In realtà, come si è visto, ci si sta orientando ad una rivalutazione dell’uso della corda doppia in forra, ovviamente mantenendo le tecniche sbloccabili e con i capi a misura.

Ecco che allora è necessario sapere come comportarsi nel caso si debba risalire su corda doppia, magari perché, sbagliando manovra, la corda è troppo corta e la corda di soccorso è già a valle.


Obiettivo

Risalire su una corda doppia


Materiale utilizzato

  • La corda di calata attrezzata in doppia
  • La propria longe
  • Due cordini in kevlar da usare come autobloccanti
  • Una staffa-pedale
  • Due moschettoni a ghiera


Tecnica d’esecuzione

  • Con un cordino in kevlar, realizzare sui due rami di corda da risalire un nodo autobloccante machard, al quale agganciare direttamente la longe corta
  • Con il secondo cordino in kevlar, realizzare un secondo nodo machard in posizione inferiore al primo, al quale agganciare la longe lunga
  • Su questo secondo nodo machard, agganciare una staffa-pedale
  • Mettere in carico la corda doppia sul machard inferiore e spingere il più in alto possibile il machard superiore, quello collegato alla longe corta
  • Spostare ora in alto il machard inferiore, quello con agganciata la staffa-pedale e la longe lunga.
  • Sollevarsi quindi sulla staffa-pedale e spingere il più in alto possibile il machard superiore
  • Continuare alternando i movimenti, in modo da caricare un machard per spingere in alto l’altro bloccante


Osservazioni

  • La differenza dalla risalita su corda singola è data dalla mancanza di bloccanti da usare su corda doppia. Per tale scopo, occorrerebbero due bloccanti ventrali contrapposti e due bloccanti mobili, o meglio un doppio bloccante mobile, sul tipo di quelli usati per la risalita su piante; alquanto improbabile per un torrentista.
  • Come bloccante ventrale si può più agevolmente usare anche il discensore a otto in configurazione autobloccante. Questa è un’ottima soluzione nel caso in cui si debba risalire solo per un breve tratto, prevedendo di dover successivamente effettuare un’inversione per riprendere la discesa, come descritto successivamente nella scheda
  • Una piccola astuzia: nel caso in cui, invece, sia da risalire su una corda doppia dopo che si è giunti alla base (perché, ad esempio, ci si è dimenticati un sacco sull’armo), la cosa più pratica è senz’altro quella bloccare un capo della corda agganciandolo all’anello dell’imbrago e risalire sull’altro in automoulinette, come se fosse una corda singola.


Pericoli nella realizzazione o utilizzo, possibili errori di esecuzione

  • Durante la risalita, quando si spinge sulla staffa-pedale, ricordarsi di non afferrare il nodo autobloccante su cui si è in carico: si correrebbe il rischio di farlo scorrere verso il basso, con conseguenze pericolose. Tenersi invece alla corda.
  • Ricordarsi che la longe lunga deve essere agganciata al moschettone del bloccante della staffa-pedale. Serve ad evitare di cadere nel caso in cui il bloccante con la longe corta non dovesse tenere.
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