Calata deviata con corda guida

Premessa

A volte può capitare di trovarsi su calate per le quali sarebbe consigliabile usare una teleferica, ad esempio a causa dell’arrivo in pozze problematiche o perché la linea di calata è sotto il getto d’acqua, ma, per gli spazi ristretti nei quali ci si trova ad operare, o per l’eccessiva pendenza che ne deriverebbe, non sempre è possibile l’allestimento di una teleferica.

Per ovviare al problema è molto più pratico deviare la calata, utilizzando la corda di recupero come corda “guida”. Di fatto, si avrà lo stesso effetto di una teleferica con angoli però prossimi alla verticale, tra i 45° e i 90°.

Obiettivo

Deviare la traiettoria della linea di discesa dalla verticale di calata, per evitare un problema (portata eccessiva, caduta pietre, sfregamenti eccessivi, arrivo in pozze vorticose).

Materiale utilizzato

La corda di calata e, eventualmente, una seconda corda di recupero

Tecnica d’esecuzione

• Il primo della squadra scende utilizzando la tecnica più appropriata alla situazione; giunto a valle, valuta il contesto e comunica l’eventuale necessità di usare una corda guida
• L’attrezzista rimasto sulla sosta costruisce un nodo tampone a battuta, a monte dell’anello d’ancoraggio nel quale è infilata la corda di calata
• Se la corda di calata fosse troppo corta, è necessario giuntare una corda di recupero immediatamente a monte del nodo a battuta
• Si lancia quindi il kit-boule con la corda di recupero al primo della squadra, a valle della calata
• Il primo inserisce la corda di recupero (ora corda “guida”) nel proprio discensore e si posiziona in modo da stabilire la traiettoria più sicura per chi scende; trovato il punto ideale, si pone in posizione stabile e tende la corda guida nel discensore
• Il secondo che scende, dopo esseri autoassicurato alla sosta con le longe, inserisce la corda di calata nel discensore e, dopo essersi messo in posizione d’attesa e aver verificato che sia tutto a posto, sgancia le longe e incomincia la discesa, rimanendo a portata della corda guida
• Non appena si trova sulla verticale, con la corda guida al di sopra di sé, aggancia alla corda guida prima la longe corta e successivamente la longe lunga, chiudendo le ghiere dei moschettoni
• Procede quindi con la discesa fino in fondo, sfruttando la deviazione dalla verticale
• Raggiunta la base della calata, sfila la corda dal discensore e sgancia le longe dalla corda guida

Osservazioni

• Normalmente, sarà il primo che scende a valutare l’effettiva necessità di deviare la calata; ciò non toglie che, prevedendo di utilizzare una calata deviata, sia opportuno mettersi d’accordo prima di iniziare la discesa del primo sull’eventuale tecnica da utilizzare e accordarsi sui segnali per comunicare.
• Ricordarsi che la calata deviata si utilizza quando l’angolo della corda guida è prossimo alla verticale, ovvero con un’inclinazione compresa tra 45° e 90°; in caso contrario, andrà invece allestita una teleferica.

Pericoli nella realizzazione o utilizzo, possibili errori di esecuzione

• Attenzione: non usare la tecnica della calata deviata se la corda guida, con un’inclinazione vicina a 45°, attraversa il getto potente di una cascata; c’è il concreto rischio che chi scenda rischi il ribaltamento o una rotazione sulla longe, rimanendo bloccato sotto la cascata.
• Analogamente alla teleferica, le longe vanno agganciate alla corda guida solo quando si è al di sotto di questa e facendo in modo che stiano a monte di chi sta scendendo.
• Considerare che non sempre la corda di calata sarà necessariamente a misura; bisogna infatti valutare bene la traiettoria per rimanere fuori dalla zona di pericolo. Su calate con angoli prossimi a 45°, vi è il rischio per chi scende di vedersi sfilare la corda di calata dal discensore prima ancora di aver raggiunto la base della cascata. Inoltre, una volta scaricato il peso dalla corda di calata, non vi sarebbe più la tensione sulla corda guida, cosa che farebbe precipitare immediatamente il torrentista a valle